Le attività di controllo ufficiale degli alimenti e delle bevande rappresentano un aspetto fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di sicurezza alimentare; esse hanno la finalità di verificare e garantire la conformità degli alimenti e prevenire i rischi per la salute pubblica proteggendo gli interessi dei consumatori.
Il controllo riguarda sia i prodotti italiani e di altra provenienza, destinati ad essere commercializzati nel territorio nazionale, sia quelli destinati ad essere spediti negli Stati membri oppure esportati nei Paesi terzi.
Tale attività viene svolta nelle fasi della produzione, della trasformazione, della manipolazione, del magazzinaggio, del trasporto, del commercio e della somministrazione e consiste in una o più delle seguenti operazioni: ispezione, prelievo dei campioni, analisi di laboratorio dei campioni prelevati, controllo dell'igiene del personale addetto, esame documentale e dei sistemi di verifica adottati dall'impresa.
La Sicurezza Alimentare rappresenta un interesse primario per la popolazione e coinvolge, in modo trasversale e con differenti ruoli, le istituzioni, i consumatori, i produttori ed il mondo scientifico.
In particolare i campionamenti sono stati distribuiti ed effettuati considerando tutti gli aspetti della catena alimentare come un unico processo, a partire dalla produzione fino alla vendita o somministrazione di alimenti al consumatore. La predetta suddivisione è avvenuta in base alla categorizzazione del rischio delle singole attività produttive. Il rischio è legato al processo di lavorazione e al prodotto ottenuto, con particolare riferimento agli alimenti e ai processi che possono essere causa di malattie trasmissibili da alimenti (MTA) se non adeguatamente controllati.
La valutazione del rischio in sicurezza alimentare è lo strumento oggettivo e trasparente che permette di valutare il livello di esposizione della popolazione a microorganismi patogeni o sostanze chimiche pericolose.
I controlli analitici consistono in campionamenti su alimenti di origine animale che sono attribuiti ai Servizi territoriali di Igiene degli Alimenti di Origine Animale (SIAOA) da un piano regionale emanato con decreto P.F. Prevenzione Veterinaria e Sicurezza Alimentare.
Per l’anno 2017 i campionamenti sono stati assegnati e suddiviso nelle 5 Aree Vaste, avvalendosi di studi epidemiologici e statistici, con i Decreti del Dirigente della P.F. VSA n. 60 del 29 marzo 2017 e n.112 del 13/06/2017 e con nota protocollo n. 0008250 del 28.09.2017.
I piani regionali hanno l’obiettivo di coordinare l’attività di campionamento a livello regionale al fine di armonizzare i controlli ufficiali ed ottimizzare l’attività, stabilire un numero minimo di campionamenti sulle matrici a rischio e la loro distribuzione sul territorio, verificare la conformità alla normativa vigente, stimare i livelli di prevalenza dei più comuni patogeni a trasmissione alimentare ed individuare le matrici più a rischio per il consumatore al fine di intraprendere azioni specifiche in fase di controllo.
I campionamenti per l’AV3 sono stati:
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Sede Civitanova Marche
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Sede
Macerata
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Sede Camerino
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Piano regionale di campionamento delle sostanze alimentari
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52
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82
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46
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Tamponi per Salmonella sulle carcasse suine
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6
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85
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6
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Totale complessivo
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58
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167
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52
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Distribuiti nel territorio:
Tipo di campionamento
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ex zt 8
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ex zt 9
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ex zt 10
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Totale
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campioni microbiologici
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35
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126
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28
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189
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campioni chimici
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23
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41
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24
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88
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Totale
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58
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167
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52
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277
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Nella seguente tabella vengono indicate le non conformità riscontrate nelle fasi di produzione e commercializzazione.
Ricerche risultate positive a
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Matrici risultate non conformi
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Listeria monocytogenes
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1 insaccato fresco (≤30gg)
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Listeria monocytogenes
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1 salame di carne >30gg
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E. coli
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1 campionamento di MITILI
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Enterobatteriacee
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1 campionamento presso una gelateria
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Campylobacter
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1 campionamento presso un distributore di latte
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E. coli
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1 campionamento su pecorino a latte pastorizzato
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Staphilococcus coagulasi positivo
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2 campionamenti su pecorino a latte crudo
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Autori: Dr Giuseppe Matè, Dr Fabio Torresi