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Movimentazione Traces di Mytilus galloprovincialis dall’Area Parco Naturale del Monte San Bartolo al Golfo di Valencia: esperienza dell’AST PESARO URBINO

  • 18 dicembre 2024
  • Autore: Redazione VeSA
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Keywords: TRACES, Mytilus galloprovincialis, reimmersione, mitilicoltura

Introduzione:

Ogni anno un numero elevato di animali vivi e prodotti agroalimentari vengono movimentati all'interno dell’Unione Europea (UE) sollevando la questione di come ai cittadini possa essere garantita la sicurezza alimentare del cibo che raggiunge i loro piatti. TRACES (TRAde Control and Export System) è uno strumento di gestione rappresentato da una piattaforma online della Commissione europea che traccia e permette la certificazione zoosanitaria e fitosanitaria di animali, prodotti di origine animale, alimenti, mangimi e piante commercializzati all’interno dell’UE e per l’import/export verso Paesi terzi.  L'obiettivo del sistema TRACES è razionalizzare il processo di certificazione e tutte le relative procedure di ingresso/uscita offrendo un flusso di lavoro completamente digitalizzato e privo di supporti cartacei, in linea con la priorità strategica della Commissione europea "Un'Europa pronta per l'era digitale". La Commissione europea, con questo strumento, ha intrapreso ampie azioni per garantire la sicurezza della filiera agroalimentare permettendo alle Autorità nazionali e alle parti negoziali di accelerare le procedure amministrative e di facilitare lo scambio di informazioni e la tracciabilità dei movimenti delle merci [1]. Oggi TRACES è uno strumento indispensabile utilizzato in circa 90 Paesi, con oltre 113.000 utilizzatori in tutto il mondo per il rilascio di certificati sanitari e fitosanitari e di documenti ufficiali. All’interno della piattaforma gli attori coinvolti generano documenti commerciali e le Autorità nazionali monitorano e garantiscono che gli scambi rispettino i requisiti e le condizioni definiti dalla Legislazione europea. Tale strumento accresce la lotta contro le frodi alimentari garantendo maggiore trasparenza, rintracciabilità e sicurezza alimentare e promuovendo la cooperazione e il coordinamento rafforzato tra gli stakeholder. TRACES è soggetto alle norme e ai requisiti stabiliti dal Regolamento (UE) 2017/625 [2] del Parlamento europeo e del Consiglio (regolamento sui controlli ufficiali) che stabilisce che TRACES è integrato come una delle componenti del sistema di gestione delle informazioni per i controlli ufficiali (IMSOC) e dal Regolamento di esecuzione (UE) 2019/1715 [3] della Commissione (regolamento IMSOC) che stabilisce norme per il funzionamento del sistema di gestione delle informazioni per i controlli ufficiali e dei suoi componenti di sistema (TRACES, iRASFF, ADIS, EUROPHYT). Il sistema TRACES è gestito dal gruppo TRACES – IMSOC, unità G.4 – Controlli ufficiali della DG SANTE.

Summary:

Un totale di 1.824.300 kg della specie Mytilus galloprovincialis allo stadio giovanile sono stati movimentati dal dicembre del 2021 all’agosto del 2024 dall’Area marina del Parco Naturale del Monte San Bartolo sito nella provincia di Pesaro Urbino (Regione Marche) per la successiva reimmersione nel golfo di Valencia (Spagna), mediante certificati EU_INTRA generati dal sistema TRACES (TRAde Control and Export System). Nel 2023 si è riscontrata una concentrazione e un notevole incremento (fino a + 280%) delle movimentazioni nel periodo estivo-autunnale (mesi di giugno-luglio e ottobre-novembre) rispetto all’anno precedente. L’anno 2024 invece, ha visto un’inversione del trend fino al completo arresto delle movimentazioni. Vista la peculiarità dell’allevamento e della movimentazione dei mitili che avviene mediante lo spostamento di intere reste con un proprio microhabitat, caratteristiche ecologiche specifiche dell’area di allevamento e con una ricca biodiversità fito-zooplactonica sono auspicabili ulteriori approfondimenti alla luce delle possibili modifiche indotte nell’habitat marino di destinazione.

From December 2021 to August 2024, 1,824,300 kg of the juvenile Mytilus galloprovincialis species were moved from the “Area marina del Parco Naturale del Monte San Bartolo” located in the province of Pesaro Urbino (Marche Region) for subsequent re-immersion in the Gulf of Valencia (Spain), using EU_INTRA certificates generated by the TRACES system (TRAde Control and Export System).In 2023, a concentration and a significant increase (up to + 280%) in movements was noticed in the summer-autumn period (June-July and October-November) compared to the previous year. The year 2024, however, saw a reversal of the trend until the complete stop of movements. Considering the peculiarity of mussel farming and shipping, which occurs through the movement of entire awns with their own microhabitat, specific ecological characteristics of the farming area and with a rich phyto-zooplatonic biodiversity, further investigations are desirable to establish possible changes induced in the destination marine habitat.

Materiali e Metodi: I dati utilizzati nello studio sono stati estratti dal portale IMSOC, accedendo con credenziali AST PU al sistema TRACES, attraverso l’applicativo hub QlikSense disponibile nella sezione Analytics. La selezione dei dati è stata affinata selezionando EU_INTRA Rolling TNTDW, che contiene le informazioni relative a certificati per la movimentazione di animali e determinati prodotti in EU, scegliendo l’App Animals/Products e successivamente Certification Date Calendar, adottando infine i seguenti filtri: anni (dal 01/12/2021 al 31/08/2024), stato del certificato: valido, luogo di spedizione: Italia, luogo di carico: Italia, paese di destinazione: Spagna, Commodity group: live molluscs, specie: Mytilus galloprovincialis.

Risultati e Discussione:

Lo studio ha riguardato le certificazioni TRACES emesse da Dirigenti Veterinari afferenti alla Unità Operativa Complessa (U.O.C) Igiene degli Alimenti di Origine Animale e Unità Operativa Semplice (U.O.S.) Prodotti della pesca e MEL del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Pesaro Urbino - ASTPU (ex AV1 ASUR Marche) – Regione Marche.

Nel periodo considerato, che va dal 1 dicembre 2021 al 31 agosto 2024 sono stati sottoposti a valutazione un numero pari a 166 certificati (INTRA.EU) per la movimentazione di mitili allevati, allo stadio giovanile, della specie Mytilus galloprovincialis. I mitili provengono da alcuni tra gli impianti di mitilicoltura classificati (zone di produzione/stabulazione) di tipo A ai sensi del Reg. (UE) 627/2019 [4] presenti nell’Area marina del Parco Naturale del Monte San Bartolo che si estende da Gabicce Mare a Pesaro, mentre il paese di destinazione è la Spagna, nello specifico alcuni allevamenti presenti nel Golfo di Valencia (Fig. 1). I mitili dopo essere stati reimmersi e una volta raggiunta la taglia commerciale vengono immessi nel mercato come alimenti per il consumo umano. Dall’analisi dei dati è emerso che sono stati trasferiti mitili per un totale di 1.824.300 kg (Fig. 2).

Fig.1: Particolare dello spostamento dei mitili dal luogo di origine a quello di destino espresso in Kg e riferito agli anni oggetto di valutazione.

Fig.2: quantitativi di mitili movimentati negli anni di riferimento dagli allevamenti di origine
 

Fig.3: quantitativi di mitili movimentati per mese ed anno di riferimento

Dalla valutazione dei dati si riscontra un trend delle movimentazioni in deciso aumento negli anni, soprattutto per l’allevamento (A) che rappresenta da solo circa l’80 % del totale di mitili movimentati.

Nel 2022 il grafico mostra come tali spostamenti siano avvenuti abbastanza uniformemente nell’arco dell’intero anno, mentre nel 2023 si è riscontrata una concentrazione e un notevole incremento (fino a + 280%) degli stessi nel periodo estivo-autunnale (mesi di giugno-luglio e ottobre-novembre).

L’anno 2024 invece, ha visto un’inversione del trend in corrispondenza dapprima del periodo fine inverno / inizio primavera per la rilevazione della presenza di Biotossine algali (Ac. Okadaico e derivati totali) negli impianti di acquacoltura di origine, al di sopra del limite di conformità previsto dalla normativa vigente. Successivamente nel periodo estivo oltre ad un’iniziale riduzione, è seguita la completa interruzione delle movimentazioni a seguito della diminuzione della vitalità/aumento mortalità dei mitili potenzialmente correlate alle mutate condizioni microclimatiche marine e alla presenza di mucillagini.

I dati riportati vanno messi in relazione alla peculiarità dell’allevamento e della movimentazione dei mitili che avviene mediante lo spostamento di intere reste con un proprio microhabitat, caratteristiche ecologiche specifiche dell’area di allevamento e con una ricca biodiversità fito-zooplactonica [9]. In letteratura scientifica è già discusso l’impatto che l’ingestione e successiva ritenzione di zooplancton da parte dei molluschi bivalvi vivi produce sulle popolazioni di zooplancton residenti [5].Tale capacità di ritenzione è stata evidenziata anche in Mytilus edulis nell’ordine del 35 ± 9,4%, tenendo conto di una capacità di filtrazione compresa in un range che va da 4.3 ± 0.3 L h-1 ind- 1 a 12.5 ± 1.12 Lh-1g-1 di peso tissutale secco [6]. La bibliografia dimostra inoltre come lo zooplancton contribuisca al trasferimento di metalli pesanti in tracce ai livelli trofici superiori risultando pertanto un target raccomandato per lo studio degli stessi in ambiente marino [7]. In maniera analoga, è comprovato l’accumulo di fitoplancton nell’apparato digerente in Mytilus edulis [8].

Alla luce di quanto esposto, auspichiamo che tali aspetti possano essere oggetto di approfondimenti relativamente alle potenziali modifiche dell’habitat marino come conseguenza della reimmersione di reste di mitili provenienti da una diversa area di origine.

 

 

Bibliografia:

[1] Decisione 2003/623/CE

[2] Regolamento (UE) 2017/625

[3] Regolamento di esecuzione (UE) 2019/1715

[4] Regolamento di esecuzione (UE) 2019/627 della Commissione

[5] Clare Lehane, John Davenpor (2006) A 15-month study of zooplankton ingestion by farmed mussels (Mytilus edulis) in Bantry Bay, Southwest Ireland.  Estuarine, Coastal and Shelf Science Volume 67, Issue 4, May 2006, Pages 645-652

[6] Sonier, R., Filgueira, R., Daoud, D. and Comeau, L.A. (2018). Feeding pressure of Mytilus edulis and Styela clava on phytoplankton and zooplankton, including lobster larvae (stages I and IV). Can. Tech. Rep. Fish. Aquat. Sci. 3263: vi +19 p.

[7] M. Battuello, P. Brizio, R. Mussat Sartor, N. Nurra, D. Pessani, M.C. Abete, S. Squadrone, (2016) Zooplankton from a North Western Mediterranean area as a model of metal transfer in a marine environment. Ecological Indicators Volume 66, July 2016, Pages 440-451

[8] G. Rouillon, J. Guerra Rivas, N. Ochoa, E. Navarro (2005) Phytoplankton composition of the stomach contents of the mussel Mytilus edulis l. from two populations: omparison with its food supply. Journal of Shellfish Research, 24(1):5-14

[9] Giorgia Ravera, Monica Cangini, Samuela Capellacci, Sonia Dall'Ara, Giuseppe Prioli, Mauro Marini, Elena Manini, Antonella Penna, Silvia Casabianca (2024) Molecular monitoring of Dinophysis species assemblage in mussel farms in the Northwestern Adriatic Sea. Harmful Algae  Volume 138, September 2024, 102686

 

 

Nota: Il presente articolo è stato redatto in attuazione della Determina DG/ASUR n. 734/2016, nell’ambito del Gruppo della Comunicazione del rischio dell’AST PESARO URBINO - SIAOA - 2024

 

 

 

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