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Strategie di nutrizione animale nella lotta alla antimicrobicoresistenza

  • 15 settembre 2021
  • Autore: Redazione VeSA
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Strategie di nutrizione animale nella lotta alla antimicrobicoresistenza

L’antimicrobico resistenza (AMR) rappresenta ormai da anni una minaccia sia per la salute umana che per quella animale raggiungendo livelli preoccupanti in ogni regione del mondo. L’utilizzo improprio degli antibiotici sia in ambito sanitario Umano che in Medicina Veterinaria si ritiene sia una delle cause principali di AMR.

Van Boeckel et al.(2015) ha stimato che nel 2010 siano state consumante circa 63151 tonnellate di antibiotici nella produzione animale (impiegati come promotori della crescita e con scopo profilattico terapeutico) in 228 paesi e si stima che in paesi come Brasile, Cina, India e Russia il loro consumo potrà anche raddoppiare nel 2030. Alla luce di questi dati l’OMS e la Commissione Europea hanno raccomandato di evitare l’uso di antibiotici come promotori della crescita e per la prevenzione di malattie non diagnosticate clinicamente negli animali e limitandone l’uso a soggetti con sintomatologia clinicamente manifesta.

Le misure attuate per limitare l’uso degli antimicrobici negli allevamenti si devono basare su:

  • biosicurezza
  • assistenza sanitaria: (comprese le vaccinazioni)
  • benessere animale: ridurre al minimo lo stress sociale e ambientale
  • nutrizione animale: è necessario cambiare punto di vista, non deve essere infatti vista solo come la fornitura di nutrienti necessari ma come un supporto alle difese dell’animale e a una maggiore resistenza nelle fasi critiche (es. svezzamento, post- partum) 

 

La Pubblicazione del documento FAO ”Animal nutrition strategies andoptions to reduce the use of antimicrobials in animal production”, si concentra sulle strategie nutrizionali volte a ridurre il rischio di patologie enteriche e non solo nei periodi di transizione critici durante i quali in allevamento più frequentemente vengono impiegati gli antibiotici con particolare attenzione alle categorie e alle specie più coinvolte ( suinetti, polli da carne e vitelli) .

La nutrizione rappresenta uno dei cardini per la corretta funzionalità dell’apparato gastroenterico e    contribuisce nel ridurre l'uso di antimicrobici negli animali del settore zootecnico. Numerose strategie nutrizionali, negli anni, sono state attuate nell’allevamento suino, avicolo e bovino e rappresentano tutt’ora uno strumento che ha come obbiettivo quello di migliorare la salute degli animali allevati, aumentare la loro efficienza produttiva e ridurre l'uso di antibiotici.

Nella pratica zootecnica i soggetti maggiormente a rischio per l’impiego di terapia antimicrobica a scopo profilattico-terapeutico con dosaggi sub terapeutici sono gli animali giovani. La salute dell’apparato gastroenterico legata a strategie nutrizionali adeguate associate alla riduzione dello stress in fasi critiche (svezzamento) favorisce lo sviluppo di un sistema immunitario adeguato.  L'animale possiede un apparato gastroenterico molto complesso, il quale inizia a differenziarsi già dalle prime ore di vita, fondamentale sia per la digestione che per l’assorbimento di nutrienti ed essenziale per la difesa dell’animale da numerosi patogeni. La motilità gastrointestinale, le secrezioni digestive, il microbioma, la barriera mucosa e il sistema immunitario giocano tutti un ruolo importante nella difesa dell'ospite, il tutto se efficacemente supportato da una nutrizione adeguata.

Le misure dietetiche insieme alla biosicurezza, genetica, cura e benessere degli animali e gestione dell'allevamento, sono le chiavi del successo nel miglioramento della salute e del benessere degli animali da reddito.

In diversi allevamenti e regioni è stato dimostrato che l’uso degli antibiotici può essere ridotto e limitato solo alla cura di animali con manifestazioni cliniche evidenti eliminandone l’uso a scopo preventivi-profilattico .

Una significativa riduzione dell'uso di alcuni antibiotici negli animali da allevamento permette di ridurre i fenomeni di antimicrobico resistenza. Questo è un dato molto importante visto che l’obiettivo finale è quello di salvaguardare l’efficacia degli antibiotici non solo nell'uomo, ma anche negli animali. Aumentando l’adozione di buone pratiche e riconoscendo l'importanza della nutrizione per la salute ed il benessere degli animali, si potrebbero raggiungere importanti risultati in termini di salute umana ed animale, nonché di sviluppo agro-zootecnico sostenibile.

L’alimentazione può realmente produrre effetti profilattici significativi, ridurre il rischio di malattie gastrointestinali e facilitare il recupero degli animali malati.

Questa conoscenza, che può essere utilizzata per stabilire le migliori pratiche in nutrizione, deve essere condivisa, utilizzata e adattata alle condizioni su singole aziende agricole e Paesi.

Alla luce delle nuove tecnologie impiegate nella cura della salute degli animali e grazie ai dispositivi di monitoraggio della salute degli animali e dell’allevamento di bestiame, è probabile che tramite strategie sinergiche e alternative saremo in grado di avere un impatto più rapido ed efficace in futuro nei confronti dell’antimicrobico resistenza.

 

MISURE DIETETICHE PER SUPPORTARE LA SALUTE GASTROINTESTINALE NEI VITELLI

MISURE DIETETICHE PER SUPPORTARE LA SALUTE GASTROINTESTINALE NEI POLLI DA CARNE

MISURE DIETETICHE PER SUPPORTARE LA SALUTE GASTROINTESTINALE NEI SUINETTI ALLO SVEZZAMENTO

PRESENTAZIONE DR. Tallè

 

Autori: Dott.ssa Federica Fioranelli  Dott. Luca Tallè

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Tag: AMR
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