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Amanita muscaria

  • 4 settembre 2006
  • Autore: Redazione VeSA
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Amanita muscaria (L.:Fr.) Persoon

Nome volgare : Tignosa dorata, ovulo malefico

Etimologia: dal latino muscarius, delle mosche, per le sue proprietà moschicide.



Classe: Basidiomycetes
Ordine: Hymenomycetales
Famiglia: Amanitaceae
Genere: Amanita


Cappello: diametro 8-20 cm., inizialmente emisferico poi  convesso infine piano-convesso; colore variabile dal rosso vivo, rosso arancio, fino al giallo dorato, margine striato; la cuticola è separabile e di solito è ricoperta da verruche bianche, spesse, appuntite o piramidali.

Lamelle: bianche, fitte, larghe, libere al gambo, intercalate da lamellule.

Gambo: 10-20 x 1,5-2,5 cm., slanciato, bianco, cilindrico, dapprima pieno poi cavo, pruinoso all’apice, con base ingrossata in un bulbo ovoidale che si presenta ornamentato da cerchi concentrici di verruche che sono i resti del velo generale (volva dissociata).

Anello: bianco, membranoso, frastagliato, supero o pendulo.

Volva: bianca, friabile, dissociata in verruche disposte concentricamente.

Carne: bianca, spessa e soda, odore e sapore non  significativi.

Spore: 9-11 x 6-7µm., bianche in massa, ellittiche, lisce, non amiloidi.

Glossario

Habitat: è un fungo simbionte, abbastanza comune, cresce in estate-autunno in gruppi di vari esemplari, sia nei boschi di latifoglia, specialmente faggi e betulle, sia nei boschi di conifere soprattutto pecci e pini; è più frequente sotto le conifere e predilige substrati acidi.

Commestibilità: velenoso.  Provoca la sindrome panterinica, avvelenamento di tipo neurotropico a breve incubazione; in genere entro le prime 3 ore dopo l’ingestione compaiono i sintomi quali allucinazioni, delirio, miosi, talora crisi convulsive, possibili effetti gastroenterici di lieve entità.

Osservazioni: L’Amanita muscaria è uno dei funghi più belli e più appariscenti del bosco, il più famoso e riportato nei libri di favole. Può essere confuso, nelle forme più aranciate e in assenza di verruche (per slavatura da piogge), con l’Amanita caesarea  (ovulo buono), la quale si distingue per il gambo e le lamelle gialle, la volva membranosa e resistente che rimane ferma attorno al gambo senza lasciare verruche sul cappello.

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