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Strobilurus tenacellus

  • 15 febbraio 2007
  • Autore: Redazione VeSA
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Strobilurus tenacellus (Pers.: Fr.)Sing.

 

 

 

Classe: Basidiomycetes
Ordine: Tricholomatales
Famiglia: Tricholomataceae
Genere: Strobilurus


Cappello:  1-2 cm., da convesso a spianato, in alcuni esemplari con lieve umbone, colore bruno-ocra, superficie liscia e opaca, margine leggermente striato.

Lamelle: annesse, bianche, mediamente fitte, piuttosto spesse, intercalate da lamellule.

Gambo: 3-5 x 0,2 cm., piuttosto lungo e sottile, duro, tenace, cilindrico, di colore giallo-ocraceo per quasi tutta la lunghezza eccetto la sommità che è bianca; la base è ricoperta da residui miceliari che inglobano terriccio ed è di solito inclusa in uno strobilo di pino marcescente interrato.

Carne: bianca, senza odore e sapore particolare.

Spore: 5-6 x 2,5-3 µm., bianche in massa, lisce, ellissoidali, con una estremità a volte più piccola, simile a una goccia.

Glossario

Cistidi: lisci, lanceolati, privi di cristalli.

Habitat: cresce in gruppi di pochi esemplari, su strobili interrati di varie specie di Pino, dalla fine dell’inverno all’inizio della primavera.

Commestibilità: commestibile.

Osservazioni: per il riconoscimento di questa piccola specie sono determinanti il periodo di crescita e l’habitat. Si distingue a livello microscopico per la presenza di cistidi lisci e lanceolati che invece nello Strobilurus stephanocystis sono molto larghi, ottusi e con una corona di grossi granuli.

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