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Russula delica

  • 13 luglio 2007
  • Autore: Redazione VeSA
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Russula delica  Fries

               
Nome volgare : Tufirone (in alcune zone).
 

 

Classe: Basidiomycetes
Ordine: Russulales
Famiglia: Russulaceae
Genere: Russula


Cappello: 6-15 cm., inizialmente convesso con margine involuto poi imbutiforme con margine disteso; la cuticola è asciutta, liscia, non separabile, di colore bianco all’inizio poi macchiata di giallo-bruno, quasi sempre sporca di terra e residui vegetali.

Lamelle: adnate, piuttosto spesse e spaziate, con intercalate numerose lamellule, inizialmente sono biancastre poi diventano crema-ocra con macchie brune nel fungo vecchio.

Gambo: 3-4 x 2-4 cm., cilindrico, asciutto, liscio, corto e tozzo, duro, bianco poi macchiato bruno-ocraceo.

Carne: bianca, spessa e soda, odore fruttato negli esemplari giovani poi odore di pesce negli esemplari maturi; sapore dolce, un po’ acre nelle lamelle.

Microscopia: spore 8-9 x 6-7 µm. ovoidali, con verruche poco reticolate, colore bianco-crema in massa.

Glossario

Habitat: è una specie molto comune che cresce in gruppi di parecchi esemplari sia nei boschi di latifoglie, querce in particolare, che in quelli di conifere, dalla fine della primavera all’autunno.

Commestibilità: è commestibile e può essere commercializzata allo stato fresco nel territorio della Regione Marche.

Osservazioni: è caratterizzata dal cappello quasi sempre sporco di terra, la consistenza della carne che è dura e compatta, il portamento imbutiforme; l’assenza di lattice è un carattere per distinguerla dai Lactarius a lattice bianco e acre, non commestibili,  ai quali assomiglia molto.

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