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Piano Nazionale Residui

  • 2 maggio 2005
  • Autore: Redazione VeSA
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Cos’è il Piano Nazionale Residui ?

A salvaguardia della salute pubblica e della salubrità degli alimenti di origine animale, dal 1988 viene predisposto e realizzato il "Piano Nazionale per la ricerca dei Residui (PNR)", un programma articolato su base annuale che prevede la sorveglianza e il monitoraggio della presenza di residui di sostanze chimiche negli alimenti di origine animale.
Il Piano Residui è svolto ai sensi del Decreto Legislativo 16 marzo 2006 n.158 e s.m., norma di recepimento delle Direttive comunitarie 96/22/CE e 96/23/CE e prevede la ricerca di talune molecole che rientrano in due precise categorie stabilite a livello europeo:

La Categoria A, che comprende prodotti ad effetto anabolizzante e sostanze non autorizzate. A questa categoria appartengono, quindi, sostanze che vengono utilizzate fraudolentemente, ad esempio per l’effetto d’incrementare oltre natura il peso dell'animale trattato;

La Categoria B invece comprende:

  • I medicinali veterinari, cioè farmaci autorizzati per il trattamento degli animali da reddito, per i quali l'Unione Europea definisce un "limite massimo di residuo" (LMR) che non può essere superato nei prodotti destinati al consumo;
  • I contaminanti ambientali, come i metalli pesanti, i composti organoclorurati, ecc.. che, assorbiti dall’ambiente, si possono trovare nei muscoli o negli organi edibili degli animali.

Il P.N.R. si concretizza con l'analisi di campioni prelevati lungo tutta la filiera di produzione degli alimenti di origine animale ed interessa i diversi settori produttivi: bovino, suino, ovi-caprino, equino, avicolo, cunicolo, dell'acquacoltura, della selvaggina, del latte, delle uova e del miele.

Chi realizza il P.N.R.?

L’organizzazione e l’esecuzione del PNR è frutto della collaborazione di varie istituzioni con diversi e specifici ruoli e competenze.

La Direzione Generale della Sanità Veterinaria e degli Alimenti del Ministero della Salute è responsabile del coordinamento di tutte le attività relative alla predisposizione e all'attuazione del piano e ne rappresenta l'Autorità amministrativa competente nei confronti della Unione Europea.

Il ruolo di coordinamento per gli aspetti tecnico-scientifici è svolto dall'Istituto Superiore di Sanità, in qualità di Laboratorio Nazionale di Riferimento per i residui.

In pratica, il Ministero predispone il PNR, secondo quanto disposto dalla normativa europea oppure sulla base di eventuali specifiche richieste comunitarie a seguito dell’emergere di nuovi problemi sanitari, e lo dirama alle Regioni.

A livello regionale,in base alle caratteristiche dei diversi territori, all’entità del patrimonio zootecnico, al numero di macellazioni, alle movimentazioni di farmaci e mangimi, viene definito il Piano Regionale Residui, emanato ed inviato ai Servizi Veterinari delle Aree Vaste ASUR Marche ( ex Zone Territoriali), nel quale vengono definiti numero e modalità di esecuzione dei campioni da effettuare annualmente.
Sempre a livello regionale si attua il coordinamento dell’attività, la raccolta dei dati prodotti ed il loro invio semestrale al Ministero della Salute.

Dove si realizza il P.N.R. ?

I campionamenti vengono effettuati sia negli allevamenti (produzione primaria) che negli stabilimenti di prima trasformazione, come ad esempio i macelli o i centri di raccolta del latte.

Mentre in un primo tempo solo nella fase di allevamento si avevano regole precise, concernenti i divieti di somministrazione di sostanze e prodotti vietati, gli obblighi di registrazione dei trattamenti farmacologici effettuati, nonché le dichiarazioni al momento di invio degli animali al macello, oggi, con il D. L.vo 158/06 vengono coinvolti a pieno titolo, nel “problema residui”, anche i responsabili degli stabilimenti di prima trasformazione, che devono adottare un piano aziendale di autocontrollo.
Sugli stessi responsabili degli stabilimenti infatti ricade l’obbligo di commercializzare prodotti alimentari provenienti da animali non sottoposti a trattamenti illeciti e nei quali, in caso di somministrazione di medicinali veterinari, sia stato rispettato il previsto tempo di sospensione.

Cosa consegue al P.N.R. ?

I campioni raccolti vengono analizzati nei laboratori degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali.

Sulla base dei risultati analitici, in caso di riscontro di residui di sostanze il cui impiego è vietato o quando il tenore di residui di sostanze autorizzate o di contaminanti ambientali sia superiore ai limiti stabiliti, vengono attivati adeguati interventi sanzionatori di tipo amministrativo pecuniario nonché sanzioni penali o repressive, nel caso di commercializzazioni di prodotti non conformi, a tutela e salvaguardia della salute pubblica.

Tutti i dati relativi ai campionamenti effettuati e ai risultati analitici ottenuti, vengono trasmessi dagli Assessorati regionali al Ministero della Salute, che li assembla per inoltrarli annualmente alla Commissione Europea assieme alla programmazione per il nuovo anno

Consulta la sezione del sito del Ministero del Lavoro, Salute e Politiche sociali, dedicata ai residui di farmaci veterinari e sostanze proibite negli alimenti di origine animale.

Consulta la Relazione finale del Piano Nazionale Residui 2012 pubblicata dal Ministero della Salute

Data di pubblicazione : 2 maggio 2005
 Data ultima  modifica: 11 marzo 2014   

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