Tricholoma goniospermum Bresadola
In data 18.06.2008 sono stati portati al controllo presso l’Ispettorato micologico di Urbania alcuni carpofori di un fungo piuttosto raro, si tratta del Tricholoma goniospermum.
Sono stati raccolti su prato, nel Monte Nerone, dove erano disposti in file o cerchi simili a quelli della Calocybe gambosa (spignolo o prugnolo).
Questo fungo è piuttosto raro, finora infatti sono state descritte poche stazioni di crescita e tutte comunque nei prati di montagna, ad alta quota.
Anche se è abbastanza rara la sua crescita è comunque abbondante la produzione perché di solito cresce in famiglie molto numerose.
Gli esemplari portati al controllo erano piuttosto giovani e quindi le lamelle erano ancora biancastre e prive dei riflessi lilla come descritto in alcuni testi di micologia.
Tuttavia l’osservazione al microscopio delle spore è stata di grande aiuto infatti le spore osservate anche se immature hanno la caratteristica forma a croce o con protuberanze angolose simili a una stella.
Descrizione
Classe: Basidiomycetes
Ordine: Tricholomatales
Famiglia: Tricholomataceae
Genere: Tricholoma
Cappello: 4-10 cm.di diametro, molto carnoso e sodo, con cuticola asciutta, di colore giallo-ocra, inizialmente globoso poi piano convesso, margine molto involuto.
Lamelle: fitte, smarginate-adnate, abbastanza spesse, inizialmente biancastre poi a maturità di un tenue colore violetto-grigio o rosa-lilla.
Gambo: 4-8 x 2,5-3,5 cm., cilindrico, ingrossato alla base, bianco e pruinoso in alto, concolore al cappello in basso.
Carne: bianca e soda, odore di farina, sapore mite.
Glossario
Microscopia: spore 7-8 x 5-6 micron, lisce, ialine, con grossa guttula centrale, con protuberanze angolose, triangolari, a croce o a stella.
Habitat: cresce in grandi famiglie nei prati di montagna, formando file o cerchi, nel periodo estivo-autunnale.
Commestibilità: ottimo commestibile.
Osservazioni: si tratta di un fungo molto carnoso e sodo, piuttosto tozzo, dal margine lungamente involuto, abbastanza facile da determinare quando è maturo, più difficile la determinazione nel fungo immaturo; in tal caso la microscopia è di grande aiuto poiché ha delle spore di forma molto particolare, con protuberanze angolose, gibbose, a croce, ecc..
Bibliografia:
- I funghi dal vero Volume 1 - Bruno Cetto
- Atlante fotografico dei funghi d’Italia Volume 2 – Giovanni Consiglio e Carlo Papetti
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