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Tuber aestivum

  • 11 settembre 2008
  • Autore: Redazione VeSA
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Tuber aestivum  Vittadini
 
Nome volgare: Tartufo d’estate o Scorzone

 

 

 

Classe: Ascomycetes
Ordine: Pezizales
Famiglia: Tuberaceae
Genere: Tuber

Carpoforo: 2-12 cm.,  di forma più o meno globosa, colore bruno scuro-nerastro, verrucoso.

Peridio: di colore bruno-nerastro, duro, coriaceo, costituito da verruche di forma tronco-piramidale.

Gleba: con aspetto marmorizzato, la parte fertile di colore variabile dal giallastro al bronzeo a seconda dello stato di maturazione, percorsa da numerose vene sterili di colore bianco-crema.
Odore prima lieve poi a maturazione più pronunciato.

Glossario

Microscopia: aschi sacciformi con breve peduncolo, dimensioni fino a 100 micron, contenenti da 1 a 5 spore; spore quasi sferiche, alveolate-reticolate, colore bruno chiaro, rivestite da aculei lunghi fino 7 micron; le dimensioni delle spore variano a seconda del loro numero, contenute nell’asco ( 25-35 x 25-30  micron).

Habitat: fungo ipogeo, raramente affiorante nel terreno, molto diffuso, vive in simbiosi con querce, pini, frassini, faggi, ecc., predilige i terreni calcarei, matura da maggio fino all’autunno inoltrato.

Commestibilità: è un fungo commestibile.

Osservazioni: si distingue dagli altri tartufi neri per le verruche molto pronunciate e di forma piramidale e le spore alveolate-reticolate.
Come il Tuber melanosporum attorno alle piante simbionti forma i caratteristici “pianelli”, aree dove l’erba non cresce. E’ il tartufo che ha la più vasta distribuzione nel nostro Paese.

Bibliografia:

- I Tartufi di Acqualagna  - Marini Umberto
- Atlante fotografico dei funghi d’Italia – volume 1 – Giovanni Consiglio e Carlo Papetti
- I funghi dal vero – volume 2 – Bruno Cetto

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