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Nuove norme europee sui residui di fitofarmaci negli alimenti

  • 13 ottobre 2008
  • Autore: Redazione VeSA
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Dal 1 settembre 2008 i Limiti Massimi di Residui (L.M.R.) di prodotti fitosanitari negli alimenti (LMR), sono fissati esclusivamente a livello europeo.

Il panorama normativo comunitario è infatti  stato modificato con la pubblicazione del Regolamento CE n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 febbraio 2005 - testo consolidato, concernente i livelli massimi di residui di antiparassitari nei prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale e che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio” entrato in vigore sei mesi dopo la pubblicazione degli Allegati II, III, IV nel Regolamento CE n. 149/2008 del 29 gennaio 2008, che  ha sostituito tutte le normative nazionali dal 01.09.2008.

Le finalità principali del Regolamento CE n. 396/2005 sono:

  1. Creare un sistema di regole per tutelare la salute umana e l’ambiente;
     
  2. Mettere a disposizione dei produttori idonei mezzi di difesa per proteggere le colture;
     
  3. Fissare a livello comunitario i limiti massimi di residui delle sostanze attive contenute nei prodotti alimentari;
     
  4. Unificare i provvedimenti comunitari (direttive 76/895/CEE,86/362/CEE, 86/363/CEE e 90/642/CEE) e nazionali, e adottare criteri di valutazione del rischio (acuto e cronico) condivise ed uniformi secondo le più recenti linee guida (tutela dei diversi gruppi vulnerabili, azione combinata di più residui, ecc.);
     
  5. Eliminare gli ostacoli agli scambi commerciali causati da limiti nazionali differenti adottati dai diversi Stati Membri

Il principio fondamentale  è la priorità della salute pubblica rispetto agli interessi di protezione dei vegetali, per cui i residui presenti negli alimenti non devono comportare rischi inaccettabili per l’uomo e per l’ambiente.I residui sono fissati al livello più basso ottenibile, compatibilmente con le pratiche agricole, allo scopo di proteggere tutti i consumatori, comprese le fasce più deboli come i neonati, i bambini e gli anziani.Gli LMR definiti rappresentano la massima quantità di residuo che può essere presente su un prodotto vegetale quando le buone pratiche agricole sono rispettate durante l’uso di prodotti fitosanitari e che non provoca danni alla salute del consumatore.La normativa sui residui di antiparassitari interessa circa 1.100 sostanze utilizzate in agricoltura e numerosi prodotti, dalle carni, al latte, alla frutta e verdura, alle noci, alle spezie, ai mangimi.I limiti si applicano sia ai prodotti freschi che a quelli sottoposti a trasformazione, diluizione o concentrazione.Un limite massimo di residuo convenzionale pari a 0.01 mg/kg viene indicato nel caso di prodotti per i quali non siano stati fissati LMR specifici. In passato l'Unione europea aveva stabilito dei livelli massimi per alcuni fitosanitari, mentre i singoli Stati membri ne potevano definire altri. I residui superiori al limite fissato in un paese potevano essere considerati accettabili in un altro, mentre per certe sostanze non esisteva alcun limite. La mancanza di uniformità era motivo di confusione sia per gli operatori che per i consumatori.E’ possibile consultare la banca dati on-line sui residui di antiparassitari nel sito web della Commissione Europea - Direzione generale per la Salute e i consumatori.  

 
 
 
  

Ultimo aggiornamento 13 ottobre 2008

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