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Anche nella Marche fa la sua comparsa la malattia vescicolare dei suini

  • 6 novembre 2008
  • Autore: Redazione VeSA
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Nel corso dei controlli effettuati dai Servizi Veterinari dell’ASUR (Azienda Sanitaria Unica Regionale)  anche nella Regione Marche, come nella vicina Umbria, è stata riscontrata  la presenza della Malattia Vescicolare del suino (MVS).

Le indagini sono partite negli ultimi giorni di ottobre a seguito della segnalazione,da parte delle autorità sanitarie dell’Umbria,  relativa a suini provenienti da tre allevamenti  umbri  infetti da MVS, venduti  ad alcuni allevamenti delle Marche .

I controlli effettuati sul nostro territorio hanno permesso di rilevare la trasmissione dell’infezione a 2 allevamenti marchigiani, uno di 5 suini, nella provincia di Ancona , l’altro con 11 suini,  nella provincia di Ascoli Piceno.

L’Unità di Crisi, subito attivata dall’Assessorato alla Salute della Regione Marche, ha preso atto che i Servizi Veterinari dell’ASUR e l’Istituto Zooprofilattico Umbria e Marche stanno efficacemente lavorando per evitare la diffusione della malattia, dando completa e puntuale applicazione a tutte le procedure previste dal Centro di Referenza dell'Istituto Zooprofilattico di Brescia.

Le indagini dei veterinari dell’ ASUR ora proseguono in altri 14 allevamenti presenti in 4 province marchigiane attraverso il controllo sierologico e virologico dei suini.

La MVS è una malattia degli animali che non si trasmette in alcun modo agli uomini né direttamente né attraverso i prodotti alimentari derivati, ma che, se non si interviene prontamente con il risanamento degli allevamenti infetti e il divieto di spostamento degli animali, può facilmente diffondere e provocare ingenti danni economici al settore dell’allevamento suinicolo.

La regione Marche, in cui  sono presenti circa 13.000 allevamenti di suini, è considerata un territorio indenne da Malattia Vescicolare Suina; questo riconoscimento permette l’esportazione di suini e dei prodotti alimentari derivati  verso il resto di Italia e verso altri paesi come gli Stati Uniti.
Per mantenere questo riconoscimento ogni anno tutti gli allevamenti di riproduttori vengono sottoposti a controllo sierologico.

Già nel 2007, in provincia di Ancona , era stata rilevata la presenza dell’infezione in un allevamento intensivo di suini da ingrasso, conseguente al transito di  una partita di suini infetti sul territorio regionale.

L’intervento tempestivo di risanamento dell’allevamento infetto ed il  controllo degli allevamenti circostanti hanno permesso di mantenere tale qualifica.
 

 
Ultima modifica 6 novembre 2008
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