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Influenza Aviaria, prorogata l’Ordinanza 26 agosto 2005

  • 6 febbraio 2009
  • Autore: Redazione VeSA
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Con Decreto 16 dicembre 2008 pubblicato nella Gazzetta Ufficiali n. 27 del 3-2-2009 il Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali ha prorogato fino al 31 dicembre 2010 l’efficacia di quanto dettato dalla precedente Ordinanza 26 agosto 2005

Le misure previste sono finalizzate al mantenimento di un livello elevato di vigilanza,alla messa in atto di un rapido sistema di allerta per far fronte alla malattia, all'attuazione di misure di biosicurezza e censimento del patrimonio avicolo, compreso quello della filiera rurale, valutato quale strumento indispensabile per la corretta gestione dei sistemi di epidemio-sorveglianza.

Vengono anche confermate le misure sanitarie attinenti l'etichettatura di origine previste dall’Ordinanza 26 agosto 2005, tra cui la necessità di specificare in etichetta la sigla "IT" per indicare il paese di provenienza, contestate dalla Ue e causa di una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia .

Le norme sull’etichettatura contestate dall’UE sono state introdotte dall’Italia in occasione dell’epidemia di influenza aviaria verificatasi in alcuni Paesi asiatici allo scopo di fornire al consumatore idonei e chiari strumenti di informazione.

“Ritengo di dover difendere in sede europea la posizione dell’Italia di introduzione di una vera e propria tracciabilità delle carni di pollo poiché la ritengo una scelta corretta e di garanzia per i consumatori-ha dichiarato il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini - Le famiglie italiane si sono abituate a standard di qualità elevati e la sicurezza alimentare così come percepita passa anche necessariamente dal riconoscimento dei siti di produzione italiani che da sempre investono ingenti risorse per ottenere prodotti garantiti. L’introduzione di questa etichettatura ci ha permesso di sostenere i produttori in un momento in cui i consumatori avevano abbandonato ingiustificatamente i consumi delle carni di pollo. Mi meraviglio della scarsa attenzione che la Commissione Europea destina alla sensibilità dei nostri consumatori oggi sempre più maturi e attenti alle loro scelte alimentari”.
(Fonte: Comunicato Stampa Min. Sal del 26 giugno 2008)

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Ultima modifica:4 febbraio 2008

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