Tuber albidum Pico
Sin.: Tuber Borchii Vitt.
Nome volgare: Tartufo bianchetto o marzuolo
Classe: Ascomycetes
Ordine: Pezizales
Famiglia: Tuberaceae
Genere: Tuber
Carpoforo: 1-5 cm., di forma più o meno globosa ma irregolare e gibbosa; nei terreni sciolti può raggiungere anche i 10 cm. di diametro.
Peridio: liscio, sottile, di colore variabile dal bianco sporco fino al color ruggine, a volte anche maculato.
Gleba: inizialmente bianca poi bruna infine violacea; è percorsa da venature piuttosto larghe, rade, di colore prima bianco poi bruno.
Odore abbastanza gradevole, diventa più pronunciato e agliaceo con la maturazione.
Microscopia: aschi globosi, per lo più sessili, di dimensioni 65-75 x 85-95 micron, contenenti da 1 a 4 spore. Le spore sono globoso-ellittiche, di dimensioni 42-51 x 31-35 micron, alveolato-reticolate (a nido d’ape), colore bruno chiaro, rivestite da aculei fitti e lunghi 0,5 micron.
Habitat: fungo ipogeo ma poco profondo, cresce meglio nei terreni sciolti e sabbiosi, sia sotto aghifoglia che latifoglia, molto diffuso.
Il periodo di raccolta, in base alla L.R. 34/87, va dal 15 gennaio al 30 aprile.
Commestibilità: è un fungo commestibile.
Osservazioni: il bianchetto o marzuolo è una specie di tartufo abbastanza apprezzata e molto meno costosa del Tuber magnatum Pico (tartufo bianco pregiato). Infatti pur assomigliando molto al Tuber magnatum Pico per il colore e la forma, ne differisce per i caratteri organolettici.
Bibliografia:
- I Tartufi di Acqualagna - Marini Umberto
- I funghi delle pinete delle zone mediterranee – Adler Zuccherelli
- I funghi dal vero – volume 4 – Bruno Cetto