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Casi umani di influenza “suina” in Messico e negli Stati Uniti : alta la sorveglianza del Ministero

  • 27 aprile 2009
  • Autore: Redazione VeSA
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Attivate le misure previste per fare fronte ad una eventuale pandemia influenzale

 Il Ministero della salute segue  con estrema attenzione l’evolversi della situazione relativa ai casi umani di influenza “suina” (swine Influenza o swine flu)  confermati in Messico e negli Stati Uniti, in raccordo con gli altri Paesi europei, ma “ senza allarmismi e senza sottovalutazione", come ha sottolineato il Ministro Maurizio Sacconi.

Il Sottosegretario alla Salute Prof. Ferruccio Fazio ha reso note le prime azioni attuate dal Ministero:

  • Dal 24 aprile sono state allertate  la rete di controllo Influnet   del Ministero, in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità, e le altre strutture per la sorveglianza del virus sul territorio.
     
  • Gli Uffici di sanità marittima ed aerea del Ministero sono pronti a fornire informazioni per i viaggiatori che provengono o che sono in partenza  per i due Paesi in cui si sono verificati i casi umani di influenza "suina" . Sono già disponibili degli opuscoli con i consigli per i viaggiatori  diretti   o di ritorno  dalle  aree interessate dalla malattia.
     
  • Da oggi, 27 aprile, sarà indicato il numero verde del Ministero di supporto per fornire informazioni ai cittadini.
     
  • Sono stati allertati anche gli Assessorati alla Sanità delle Regioni e delle Province e autonome.
     
  • E’ in corso di valutazione l'opportunità di assumere iniziative relative a controlli alle frontiere

Nessun caso si è  registrato in Italia,  al 26 aprile

Va sottolineato che l'’Italia dispone già di un preciso Piano,  definito in accordo con gli altri Stati dell'Unione Europea, di preparazione e risposta ad un'eventuale pandemia influenzale e di ampie scorte di farmaci antivirali da utilizzarsi in caso di necessità.

 Il Ministero, inoltre, con il  comunicato stampa n. 153 del 26 aprile 2009   ricorda che “ i suini, ipotizzati quali fonti primarie di infezione, al momento rappresentano un rischio trascurabile per il nostro Paese sia perchè l’Italia non importa suini vivi da quelle zone sia perchè i casi influenzali umani nord americani rappresentano fenomeni di contagio interumano”

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Ultima modifica: 27 aprile 2009

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