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L’EFSA pubblica i risultati del monitoraggio sui tenori in acrilammide negli alimenti

  • 22 maggio 2009
  • Autore: Redazione VeSA
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La Raccomandazione della Commissione 331/2007  del 3 Maggio 2007, impone agli Stati Membri di condurre annualmente, nel 2007, 2008 e 2009, il monitoraggio dei livelli di acrilammide  in alcuni tipi di alimento.
Tali dati devono essere trasmessi direttamente all’EFSA il primo Giugno di ogni anno.

Gli Stati Membri sono stati invitati ad effettuare, complessivamente, circa 2000 campionamenti dei seguenti tipi di alimento: “patatine fritte”, ”patatine”, “prodotti a base di patate per cucina casalinga”, “pane”, “cereali per colazione”, “biscotti”, “caffé”, “alimenti per bambini in barattolo”, “alimenti per bambini a base di cereali”, e “altri prodotti”. I risultati riportati per i campionamenti effettuati nel 2007 sono stati raccolti e valutati.

Un totale di 21 Stati Membri e la Norvegia hanno inviato  i risultati sulla presenza di acrilammide negli alimenti.  I risultati relativi all’anno 2007 sono stati 2715, con un minimo di  76 relativi agli “alimenti per bambini a base di cereali” e un massimo di 854 riportati per  “altri prodotti”. La media aritmetica relativa alla presenza di acrilammide variava da 44 µg/kg per gli “alimenti per bambini in barattolo” a 628 µg/kg per le “patatine” con una media geometrica equivalente di 31 µg/kg e 366 µg/kg. Il 95 percentile più alto è stato di 1690 µg/kg per le patatine e il valore massimo assoluto di 4700 µg/kg per la categoria “altri prodotti”.

I risultati del 2007 sono stati comparati con quelli dell’ Istituto dei Materiali e Misure di Riferimento (IRMM)   del Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea prodotti negli anni dal 2003 al 2006. Per tale arco temporale sono stati rilevati 9311 risultati di campioni effettuati su alimenti. I risultati per i  “alimenti per bambini in barattolo” sono stati solo 8 e non sono quindi stati inclusi nella comparazione. La media aritmetica relativa alla presenza di acrilammide variava da 55 µg/kg per gli ‘alimenti per bambini in barattolo a 678 µg/kg per le ‘patatine” con una media geometrica equivalente di 35 µg/kg e 514 µg/kg. Il 95 percentile piu alto è stato di 1718 µg/kg per le patatine e il valore massimo assoluto di 7834 µg/kg per la categoria “altri prodotti”.

Alcune differenze statisticamente significative sono state rilevate analizzando i due diversi tipi di campionamento. Perciò i prodotti della categoria “biscotti”, “cereali per colazione”, “patatine fritte” e “prodotti a base di patate per cucina casalinga” hanno mostrato contenuti in acrilammide superiori nel 2007 rispetto al periodo 2003-2006, mentre i prodotti “caffé”, “pane”, “patatine” e “altri prodotti” hanno mostrato tenori inferiori. Non vi è stata una differenza statisticamente significativa nel tenore di acrilammide negli “alimenti per bambini a base di cereali”.

L’industria alimentare ha sviluppato misure volontarie, come il cosiddetto approccio “toolbox”, che fornisce una guida ai produttori e ai trasformatori su come ridurre i tenori di acrilammide nei rispettivi prodotti. A seguito della valutazione dei dati sembra che sia in atto un trend verso esposizioni più basse. Tale trend non è uniforme nelle diverse categorie di prodotti e no e chiaro se il “toolbox” per l’acrilammide abbia avuto gli effetti desiderati. Tuttavia, i livelli di acrilammide, specialmente per le patatine e per il pane, sembra si siano abbassati nel tempo da una media aritmetica  di 678 a 628 µg/kg (da 514 a 366 µg/kg per la media geometrica) e da 274 a 136 µg/kg (da122 µg/kg a 66 µg/kg per  la media geometrica), rispettivamente. L’ultimo decremento può in parte essere attribuito alle modifiche nel processo produttivo adottate dall’industria. Un decremento da 427 a 253 µg/kg (da 327 a 177 µg/kg per la media geometrica) dei tenori di acrilammide nel caffé potrebbe essere dovuto ad un’iniziale sovrastima, in quanto allo stato attuale non esistono idonee misure di mitigazione.

 

Traduzione, a cura dell’autore, del documento EFSA “Risultati del monitoraggio sui tenori di acrilammide negli alimenti”

Leggi il documento in inglese


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Ultima modifica: 20 maggio 2009

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