Il controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari nei prodotti alimentari rappresenta una delle priorità sanitarie più rilevanti nell’ambito della sicurezza alimentare, ed ha la finalità di garantire un livello elevato di protezione del consumatore.
E’ stato pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali il rapporto annuale riguardante Il controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti di origine vegetale, in Italia per l’anno 2007.
Tale rapporto, divulgato annualmente, può essere consultato, anche per quanto riguarda le irregolarità riscontrate, nel sito web del Ministero, utilizzando il percorso Home>Prodotti fitosanitari>Controllo ufficiale residui di prodotti fitosanitari>Relazione annuale>
Il Ministero coordina e definisce in Italia i programmi di controllo ufficiale sui prodotti alimentari, comprendenti anche i piani annuali in materia di residui di prodotti fitosanitari negli alimenti. Questi ultimi sono parte integrante di un programma coordinato di controllo ufficiale previsto dall’Unione Europea su alimenti di produzione interna e di importazione, volto a conoscere l'effettiva presenza dei livelli massimi consentiti di residui nelle derrate alimentari.
Per l’attuazione di tale programma si fa riferimento al Decreto Ministeriale del 23 dicembre 1992, che definisce i piani annuali di controllo sui residui dei prodotti fitosanitari e al Regolamento 882/2004 relativo ai controlli ufficiali.
Il D.M. del 23 dicembre 1992 prevede un programma dettagliato di attuazione dei controlli in ambito regionale e delle Province autonome, con l’indicazione tra l’altro del numero minimo e del tipo di campioni da analizzare.
La ripartizione dei campioni per ogni Regione e Provincia autonoma è calcolata in base ai dati sul consumo e sulla produzione degli alimenti interessati.
Il Regolamento 882/2004 fissa invece criteri generali per l’effettuazione dei controlli ufficiali per la verifica della conformità alle normativa, stabilendo le caratteristiche che devono possedere i Laboratori per il controllo ufficiale, le procedure, le attività, i metodi e le tecniche per effettuare i controlli.
Le analisi per la ricerca di residui di prodotti fitosanitari vengono effettuate dai Laboratori delle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente e degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali.
I Laboratori provvedono a trasmettere i risultati delle analisi al Ministero.
I dati del controllo ufficiale sono utilizzati anche dall’Istituto Superiore di Sanità per ricavare una stima dell’assunzione giornaliera dei residui di prodotti fitosanitari con la dieta in Italia.
L’anno 2007 è il quindicesimo anno di attuazione del programma nazionale di cui al suddetto Decreto Ministeriale, e la relazione annuale è predisposta per il raggiungimento dei seguenti obbiettivi:
- Valutare, in relazione all’esito delle analisi effettuate, il rischio per la salute pubblica derivante dal grado di contaminazione dei prodotti alimentari;
- Conoscere puntualmente l’andamento dei controlli sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti di origine vegetale svolti in Italia da tutte le Amministrazioni sanitarie centrali e territoriali.
La Relazione riepilogativa fornisce un quadro sia generale che di dettaglio sui risultati conseguiti e fornisce indicazioni sulle azioni future da intraprendere ad ogni livello istituzionale per migliorare e rafforzare ulteriormente il sistema di controllo ufficiale nazionale sui residui dei prodotti fitosanitari, per assicurare adeguati livelli di sicurezza alimentare.
Tramite la relazione vengono diffuse anche le elaborazioni relative ai risultati sui residui dei prodotti fitosanitari nei cereali e in alcuni prodotti trasformati, quali olio e vino, costituenti importanti della dieta italiana e mediterranea.
A partire dal 1 gennaio 2007 è stato istituito dal Ministero un sito internet per lo scambio di informazioni tra gli enti competenti.
Vi sono alcune Regioni e Province autonome che hanno fornito i risultati delle analisi relative ad un numero di campioni considerevolmente più alto rispetto a quello atteso, e tra queste le Marche con +40,4%.
Il numero totale di campioni pervenuti al Ministero ed elaborati per l’anno 2007, è pari a 6.845, di cui 3.656 di frutta e 3.189 di ortaggi, evidenziando un notevole incremento dei campionamenti rispetto al numero minimo previsto dal DM del 23.12.1992, pari complessivamente al 56,6% .
Le diverse matrici alimentari esaminate sono state 117 di cui 56 per la frutta e 61 per gli ortaggi.
Nel complesso risulta che dei 6.845 campioni di ortofrutticoli analizzati, 76 sono risultati non regolamentari, con residui superiori al limite di legge, registrando una percentuale di irregolarità pari al 1.1%.
I campioni di frutta irregolari sono stati 52 su 3656 (1,4%) e quelli di ortaggi 24 su 3189 (0.7%).
I campioni di ortofrutticoli regolamentari, intesi come somma di campioni privi di residui (4563) e di campioni con residui inferiore al limite di legge (2206), sono stati 6769, pari al 98,9% del totale; nell’ambito dei campioni regolamentari il 66,7% è risultato privo di residui, mentre il 32,2% con residui entro i limiti previsti dalla legge.
Mettendo a confronto i dati del 2007 con quelli dell’anno precedente, si rileva che il numero totale di campioni di ortofrutticoli analizzati è aumentato passando da 6.822 del 2006 a 6.845 del 2007, registrando un aumento dello 0.3 % ed una percentuale di irregolarità globale, estremamente contenuta, attestata intorno all’ 1 %, comparabile con quella del 2006.
I risultati continuano a confermare un elevato livello di protezione dei consumatori e sono in linea con quelli rilevati in ambito comunitario.
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Ultima modifica: 4 giugno 2009