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Parere EFSA sulle pectenotossine nei molluschi

  • 29 giugno 2009
  • Autore: Redazione VeSA
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Le tossine appartenenti al gruppo delle pectenotossine (PTX) sono dei lattoni polieterici. Sono state rinvenute in microalghe e in molluschi bivalvi in Australia, Giappone, Nuova Zelanda e in diverse Nazioni Europee.

 La loro presenza nei molluschi è stata scoperta per la tossicità acuta mostrata dall'estratto lipofilico dei molluschi iniettato nello spazio intraperitoneale dei topi utilizzati nelle prove biologiche.

Le tossine del gruppo PTX sono prodotte esclusivamente dalle specie Dinophysis. Possono essere riscontrate in molluschi bivalvi filtratori come ostriche e cozze.
Ad oggi sono stati isolati e caratterizzati 15 differenti analoghi.

Le tossine del gruppo PTX sono termostabili, ma sono facilmente distrutte in ambiente fortemente basico come quello utilizzato per l'idrolisi degli esteri delle tossine del gruppo dell'acido okadaico (OA).  Sono altresì labili in ambiente acido.

Le tossine del gruppo PTX sono sempre presenti nei molluschi in associazione alle tossine del gruppo OA.

Tale associazione è alla base della decisione di considerare insieme i due gruppi di tossine nel Regolamento Europeo. Il gruppo CONTAM , costituito da esperti scientifici che si occupano dei contaminanti della catena alimentare, ha concluso che poiché il gruppo delle tossine PTX non condivide il medesimo meccanismo d'azione del gruppo delle tossine OA, non dovrebbero essere incluse nei limiti normativi propri delle tossine del  gruppo dell'acido okadaico (OA).

Il database tossicologico per le tossine del gruppo PTX è limitato e comprende prevalentemente studi di tossicità sui topi.
 
I dati disponibili circa la letalità nel topo comprendono solamente informazioni derivate dalla iniezione intraperitoneale e non sono sufficienti per stabilire validi fattori di tossicità equivalente (toxicity equivalency factors - TEFs).  Non ci sono segnalazioni su reazioni avverse nell'uomo associate alle tossine del gruppo PTX.

Per essere prudente il gruppo CONTAM propone un valore TEF ( toxicity equivalency factors ) provvisorio di 1 , da usare per PTX1, PTX2, PTX3, PTX4, PTX6 e PTX11, finché non sia disponibile un numero maggiore di dati.
PTX7, PTX 8, PTX 9, PTX2 SA e 7-epi-PTX2 SA sono molto meno tossiche e quindi non sono stati loro assegnati dei valori di TEF
A seguito di somministrazione orale le tossine del gruppo PTX mostrano un lento assorbimento sistemico e la tossicità riportata è prevalentemente ristretta al tratto intestinale. Non sono disponibili dati relativi agli effetti cronici delle tossine del gruppo PTX sugli animali, perciò il gruppo CONTAM non ha potuto stabilire una dose giornaliera accettabile.

Vista la tossicità acuta delle tossine del gruppo PTX e data la scarsa quantità di osservazioni nell'uomo, il gruppo CONTAM ha deciso di stabilire una dose acuta di riferimento (ARfD - acute reference dose) basata sui dati disponibili sulla tossicità acuta negli animali.
Sebbene la tossicità orale acuta non sia definita bene, il gruppo CONTAM ha ritenuto corretto definire un ARfD ( acute reference dose) sulla base del livello più basso in cui è osservabile l’effetto nocivo (LOAEL  lowest-observed-adverse-effect-level) di 250 µg/kg di peso corporeo per la tossicità intestinale di PTX2 osservata nel topo.
Siccome gli effetti si sono dimostrati miti e reversibili, il gruppo CONTAM ha deciso di applicare un fattore di 3 per l'estrapolazione da un LOAEL ad un livello senza effetto nocivo osservabile (NOAEL no-observed-adverse-effect level).

 Il gruppo CONTAM ha stabilito un ArfD di 0.8 µg equivalenti/kg di peso corporeo di PTX2, sulla base di un LOAEL di 250 µg/kg peso corporeo ed un fattore di incertezza complessivo di 300.
Al fine di garantire la protezione dagli effetti acuti delle tossine del gruppo PTX è importante utilizzare, nella valutazione del rischio per la salute derivante dal consumo di molluschi, una porzione di grandi dimensioni piuttosto che un consumo medio a lungo termine. I dati sul consumo dei molluschi nell’Unione Europea sono limitati, quindi l’EFSA ha chiesto agli Stati Membri di fornire informazioni sul consumo degli stessi.

Sulla base dei dati forniti da 5 Stati Membri, il gruppo CONTAM ha identificato in 400 grammi di carne di mollusco la porzione grande da utilizzare nella valutazione del rischio acuto derivante per le biotossine marine.
Il consumo di una porzione di 400 grammi di carne di mollusco contenente tossine del gruppo PTX ad una concentrazione di 160 µg/kg ( per analogia con i limiti previsti dalla normativa EU per le tossine lipofiliche del gruppo OA) risulterebbe in un consumo di 64 µg di tossina (equivalente a circa 1 µg/kg in un adulto di 60 kg).

Tale quantitativo non è considerato un rischio per la salute. Sulla base dei dati relativi al consumo e all’occorrenza vi è un minimo rischio (approssimativamente dello 0,2 %) di superare l’ARfD di 0,8 µg PTX2 equivalenti/kg di peso corporeo, quando si consumano molluschi reperibili sul mercato Europeo.

Il gruppo CONTAM ha concluso che, al fine di evitare di superare l’ARfD di 0,8 µg PTX2 equivalenti/kg di peso corporeo, una porzione di molluschi di 400 grammi non debba contenere più di 48 µg PTX2 equivalenti corrispondenti a 120 µg PTX2 equivalenti/kg di carne di mollusco.
Non vi sono informazioni circa gli effetti del trattamento ( es. cottura, trattamento al vapore, autoclavaggio) sui livelli di tossine del gruppo PTX nei molluschi, anche se è ipotizzabile che, come per altre tossine lipofiliche, la perdita di acqua durante il processamento possa condurre ad un incremento della concentrazione di tossine del gruppo PTX.

La prova biologica sul topo e quella sul ratto sono i metodi di riferimento ufficiali prescritti nella UE per la determinazione delle tossine lipofiliche, incluse quelle del gruppo PTX.

Il gruppo CONTAM ha notato che la prova sul topo presenta dei difetti, come  la variabilità, il fatto di non essere quantitativa e con  una insufficiente capacità di detenzione; inoltre  non è selettiva per le tossine del gruppo PTX e perciò può dare sia risultati falsi positivi che falsi negativi.
La prova biologica sul ratto permette di rilevare composti con effetto diarroico come le tossine del gruppo OA.  Il gruppo CONTAM ha concluso che la prova biologica sul ratto non è adatta per rilevare queste tossine.

L’attuale normativa comunitaria permette la sostituzione della prova biologica sul topo ammesso che i metodi alternativi siano stati validati in accordo con un protocollo internazionale riconosciuto.

Attualmente sembra che la cromatografia liquida accoppiata alla spettrometria di massa tandem (LC-MS/MS) sia la metodica migliore per rimpiazzare la prova biologica sul topo.

 Tale metodica permette anche la detezione/quantificazione di gruppi di più tossine. Attualmente tuttavia nessuno dei metodi per la determinazione delle tossine del gruppo PTX sono stati validati da studi interlaboratori.

Il gruppo CONTAM ha notato che, sebbene la richiesta di validazione da parte di singoli laboratori sulla scorta di linee guida internazionali riconosciute possa essere uno stimolo per l’implementazione di metodiche alternative per la rilevazione delle biotossine, come obiettivo di lungo termine dovrebbero essere stabiliti e validati dei criteri di performance dei metodi mediante trials interlaboratori.


Traduzione, a cura dell’autore, del sommario del documento EFSA “Marine biotoxins in shellfish – Pectenotoxin group

Leggi il documento EFSA in inglese
 


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Ultima modifica: 20 giugno 2009 
 
 
 

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