X
GO

3.3.5 Paratubercolosi

  • 17 aprile 2024
  • Autore: Redazione VeSA
  • Visualizzazioni: 287
  • 0 Commenti

3.3.5 Paratubercolosi

Normativa di riferimento                                         

  • D. Lgs. n.  81 del 09.04.2008 recante “Attuazione dell’articolo 1 della legge n. 123 del 03.08.2007 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” che, all’Allegato XLVI, include il Mycobacterium paratubercolosis tra gli agenti biologici di categoria 2 che possono causare malattie in soggetti umani e costituire un rischio per i lavoratori
  • Accordo n. 230/CSR del 30.11.2022, ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del D. Lgs. n.  281 del 28.08.1997 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano concernente: “Linee guida per l’adozione dei Piani di controllo e per l’assegnazione della qualifica sanitaria agli allevamenti di specie sensibili (bovini, bufalini, ovini, caprini) nei confronti della paratubercolosi”
  • D.G.R. n. 1983 del 18.12.2023 Recepimento dell’Accordo, ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n.  281, tra il Governo, le regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano concernente: «Linee guida per l’adozione dei Piani di controllo e per l’assegnazione della qualifica sanitaria agli allevamenti di specie sensibili (bovini, bufalini, ovini, caprini) nei confronti della paratubercolosi».

Descrizione

La paratubercolosi (PT) è un’enterite cronica granulomatosa dei bovini e degli altri ruminanti domestici e selvatici. La PT è endemica nel territorio nazionale. Negli stabilimenti infetti la PT può causare la perdita di animali in seguito alla forma clinica della malattia e riduce le performances produttive degli animali allevati. La presenza della PT impone anche vincoli e restrizioni per il commercio dei prodotti e degli animali. La PT, ai sensi del regolamento di esecuzione (UE) 2018/1882, è classificata appartenente alla categoria E per la quale è prevista attività̀ di sorveglianza all’interno dell’Unione europea. Inoltre, l’agente eziologico della PT (mycobacterium paratubercolosis) è considerato come potenziale patogeno per l’uomo.

I veterinari incaricati di svolgere le visite periodiche di sanità animale negli stabilimenti da riproduzione di bovini, bufalini, ovini e caprini, di cui all'art.25 del Reg. UE 2016/429, svolgono accertamenti per identificare sintomi compatibili con la paratubercolosi ed eventuali accertamenti diagnostici. La frequenza minima delle visite periodiche di sanità animale da parte dei veterinari aziendali, tenendo conto del livello di rischio e delle altre attività pianificate negli stabilimenti, è definita dalla DGRM 1983/2023 in almeno 1 all’anno. I servizi veterinari verificano la eventuale presenza di casi sospetti sulla base dei sintomi clinici in tutti gli stabilimenti con riproduttori durante i controlli ufficiali e le attività di sorveglianza.

Il Sevizio di Sanità Animale della AST competente per territorio, sulla base delle informazioni agli atti, comprese quelle fornite dal veterinario aziendale in regime di autocontrollo, assegna e mantiene aggiornata in BDN la qualifica sanitaria per Paratubercolosi ad ogni stabilimento da riproduzione bovino, bufalino, ovino e caprino.

Ad eccezione del livello PTC “Allevamento con casi clinici” e PT0 “Allevamenti senza casi clinici”, la qualifica viene assegnata su richiesta dell’operatore.

La qualifica PT0 può essere assegnata ad uno stabilimento se non ci sono state segnalazioni di casi clinici negli ultimi 12 mesi, in caso contrario il livello da assegnare è PTC e andranno eseguite tutte le attività volte alla conferma o risoluzione del sospetto previste dalle Linee guida.

Qualora l’operatore richieda l’attribuzione od il mantenimento di una qualifica superiore a PT0, dovranno essere eseguiti gli accertamenti diagnostici previsti dalle Linee guida, con spese a proprio carico.

 Sintesi delle attività

Obiettivi 2023 - 2027

L’obiettivo è l’aggiornamento della qualifica per PTC

Indicatori e valori attesi

 

Stampa
Tag:
Valutazioni:
Nessuna valutazione

Redazione VeSARedazione VeSA

Altri articoli di Redazione VeSA

Contatta l'autore

Contatta l'autore

x