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Cani aggressivi: nelle Marche al via modelli sperimentali comuni per le Zone territoriali ASUR

  • 20 luglio 2009
  • Autore: Redazione VeSA
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Con la finalità di uniformare a livello regionale le modalità di comportamento e di applicare la medesima modulistica in tutte le diverse zone territoriali dell’ASUR, il Gruppo di lavoro “Controllo delle popolazioni sinantrope e selvatiche” istituito all’interno della Cabina di Regia “Prevenzione Collettiva” ha predisposto modelli comuni sperimentali per la gestione di morsicature e sopralluoghi ai canili.

Il Gruppo ha lavorato sui temi applicativi degli articoli 86 e 87 del Regolamento di Polizia Veterinaria, D.P.R.320/54, sulla normativa regionale (Legge 10/97 e Regolamento 2/2001) e sulla recente Ordinanza del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali 03/03/2009. I moduli predisposti risentono in maniera evidente dei compiti che la nuova Ordinanza demanda ai Veterinari Pubblici e cioè anche quelli della valutazione dell’aggressività e pericolosità dei cani responsabili di morsicature.

A tal proposito è presente anche una tabella del collega comportamentalista J.Dehasse che permette in maniera oggettiva di ricondurre i parametri di aggressività ad una semplice formula matematica il cui risultato è predittivo della pericolosità del soggetto.

Sarebbe però riduttivo ricondurre la valutazione del “rischio potenziale elevato” ad un semplice risultato numerico, l’esito della valutazione effettuato con l’ausilio di questa tabella deve rappresentare quindi solo un elemento in più di cui si avvarrà il Veterinario Pubblico, che deve contare in primo luogo sulla messa a frutto della propria esperienza professionale.

I moduli di gestione dell’osservazione dei cani morsicatori riassumono e riprendono i vari modelli utilizzati nelle diverse zone e ne riassumono le linee essenziali.Tale modulistica è resa disponibile, in formato word, tra gli articoli correlati al presente testo.

La check-list per i sopralluoghi trimestrali obbligatori nei canili scaturisce dalla simile esigenza di utilizzare il medesimo supporto e raccogliere gli stessi dati sulla gestione del randagismo, qualunque sia il canile interessato e qualunque operatore sia responsabile del sopralluogo formalizzato.  

Correda il tutto una linea-guida sintetica disposta come schema di flusso sul percorso che la procedura di osservazione e valutazione del cane mordace sviluppa.


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Ultima modifica: 20 luglio 2009

 

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Categorie: Igiene urbana
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