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West Nile Disease (WND): piano di sorveglianza esteso a livello nazionale

  • 12 ottobre 2009
  • Autore: Redazione VeSA
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Nella Gazzetta Ufficiale n. 229 del 2 ottobre 2009 è stato pubblicato il Decreto 15 Settembre 2009 : “ Procedure operative di intervento e flussi informativi nell’ambito del Piano di sorveglianza nazionale per la Encefalomielite di tipo West Nile (West Nile Disease)” in cui il Direttore Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario dispone l’esecuzione su tutto il territorio nazionale del piano di sorveglianza nei confronti della West Nile Disease secondo le modalità contenute nell’allegato A del piano stesso.

Il piano, emanato ai sensi del decreto ministeriale 29 novembre 2007 recante approvazione del Piano di sorveglianza nazionale per la encefalomielite di tipo West Nile (West Nile Disease) pubblicato nella G.U. n. 36 del 12 febbraio 2008, si è reso necessario a seguito dell’insorgenza di numerosi casi clinici della malattia in cavalli in alcune regioni dell’Italia e di positività virologiche in uccelli selvatici e polli sentinella.

Si è ritenuto per tanto necessario dover estendere le misure contenute nel piano di sorveglianza straordinaria emanato con l’ O.M. del 5 novembre 2008 anche in altre parti del territorio sede di focolai di West Nile Disease.

Il piano individua tre aree geografiche di intervento in base alla circolazione virale riscontrata nel 2008:
• un’area a circolazione virale (ACV)
• un’area di sorveglianza esterna all’area ACV
• aree a rischio nel resto del territorio nazionale.


Nelle Marche è presente un’area a rischio identificata nella zona “Sentina” che comprende un territorio compreso in un raggio di 20 km dal punto 43°28’ Nord – 13°38’ Est, sito tra la provincia di Ancona e di Macerata.

Le attività da svolgere all’interno delle tre aree, pur presentando delle differenze operative, sono tutte finalizzate:

• alla individuazione precoce della circolazione virale

• alla verifica della presenza del virus negli equidi

• alla verifica della possibile persistenza del virus in uccelli stanziali

• a definire il ruolo degli uccelli migratori

• allo studio degli insetti vettori (zanzare)

• allo studio sul bovino quale indicatore dell’infezione sul territorio.


Nella nostra regione le attività comprendono:

• esami virologici su specie di uccelli c.d. ”sinantropiche” (taccola, gazza, cornacchia, piccione, storno, ghiandaia)

• sorveglianza sierologica/virologica in specie avicole presenti in allevamenti rurali e all’aperto o in polli sentinella

• sorveglianza sierologica in cavalli sentinella

• sorveglianza entomologica tramite catture di insetti adulti e larve

• cattura di uccelli migratori (passeriformi e non) ed esami sierologici

• sorveglianza clinica negli equidi e in caso di sospetto (sindrome neurologica) prelievo di sangue per accertamenti sierologici/virologici. In caso di animali sospetti venuti a morte o abbattuti,prelievo di organi da inviare all’IZS

• Sorveglianza sulla mortalità negli uccelli selvatici.

Per gli operatori sanitari che dispongono di credenziali di accesso all'area riservata, è possibile effettuare il download degli allegati al DM 15 ottobre 2009, organizzati in un unico file, presente tra i documenti correlati al presente articolo e visibile dopo accesso con password

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Ultima modifica: 8 ottobre 2009

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