Omphalotus olearius (DC:Fr.)Fayod
Sinonimi: Clitocybe olearia (DC:Fr.)Maire
Pleurotus olearius (DC:FR.)Gillet
Nome volgare: fungo dell’olivo
Classe: Basidiomycetes
Ordine: Boletales
Famiglia: Paxillaceae
Genere: Omphalotus
Cappello: 6-12 cm. di diametro, depresso o imbutiforme, con margine sottile e a lungo involuto, cuticola da giallastro a rosso arancio, liscia, brillante, decorata da fibrille radiali più scure.
Lamelle: fitte, decorrenti sul gambo, intercalate da numerose lamellule, di colore giallo arancio.
Gambo: 6-10x1-2 cm. sodo, pieno, fibrilloso, abbastanza tenace, a volte eccentrico, dello stesso colore delle lamelle.
Carne: fibrosa ed elastica, di colore arancio, senza odore e sapore particolare.
Microscopia: spore ovoidali, lisce, ialine, 5-7x5-6 micron.
Habitat: cresce lignicolo, per lo più in maniera cespitosa, raramente in modo isolato, su ceppaie o piante vive non solo di olivo come sembrerebbe dal nome ma anche di quercia, castagno, ecc., dall’estate all’autunno.
Commestibilità: è un fungo tossico che se ingerito provoca la sindrome gastroenterica a breve latenza.
Osservazioni: è un fungo abbastanza vistoso che si caratterizza per le sue colorazioni brillanti dal giallastro al rosso arancio su tutto il carpoforo, la crescita lignicola e cespitosa, le lamelle aranciate e molto decorrenti sul gambo. E’ pericoloso perché viene spesso scambiato, da un raccoglitore poco esperto, con il Cantharellus cibarius (galletto o finferlo) che invece è un buon commestibile e si differenzia per la crescita terricola, isolata e per avere al di sotto del cappello non vere lamelle ma ripiegature della carne.
Bibliografia:
- Funghi – Guida alle specie commestibili, commerciabili e velenose. Pratica ispettiva di
funghi alpini, appenninici, e mediterranei – Carmine Lavorato e Maria Rotella
- Guida alla determinazione dei funghi – Vol. 1° - Meinhard Moser
- Io sto con i funghi – A.G.M.T.