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EFSA: prima indagine UE sull’MRSA (Staphylococcus aureus resistente alla meticillina) nei suini da riproduzione

  • 1 dicembre 2009
  • Autore: Redazione VeSA
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Pubblicati dall ’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) i risultati della prima indagine sullo Staphilococcus aureus meticillino resistente (MRSA) nei suini da riproduzione della U.E.


Lo Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA)  è un germe comparso negli anni '70 che  da parecchi viene riconosciuto come  causa di infezioni contratte in ambito ospedaliero negli esseri umani.

Si tratta di un batterio  resistente agli antibiotici più comunemente impiegati.

Il ceppo di MRSA ST398 (MRSA ST398) è stato recentemente descritto come una causa di infezione in soggetti esposti professionalmente al contatto diretto o indiretto con i suini.

 Per valutare la presenza e la varietà di MRSA nella produzione primaria di suini, è stata condotta un’indagine a livello comunitario in allevamenti di suini da riproduzione, per accertare la prevalenza di allevamenti positivi per MRSA e MRSA ST398.

L’indagine  è stata eseguita nel periodo gennaio - dicembre 2008  in 24 Stati membri , in 17 dei quali sono stati trovati alcuni tipi di MRSA negli allevamenti di suini da riproduzione, mentre in 7 Stati membri non se ne è riscontrato alcun tipo.

Ha interessato complessivamente 1421 allevamenti che ospitano e vendono principalmente suini da riproduzione (allevamenti da riproduzione), e 3176 allevamenti che ospitano suini da riproduzione e che vendono principalmente suini da ingrasso o da macello (allevamenti da produzione), provenienti da 24 Stati membri dell’Unione europea.
In media, in 1 su 4 allevamenti di suini da riproduzione nell’UE, sono stati riscontrati diversi tipi di MRSA, pur con una notevole variabilità  da Stato a Stato.

L’MRSA ST398 è stato il tipo di MRSA maggiormente segnalato.

In un parere pubblicato all’inizio di quest’anno,  il gruppo di esperti dell’EFSA sui pericoli biologici (BIOHAZ) ha esaminato la rilevanza per la salute pubblica dell’MRSA negli animali e negli alimenti  ed è giunto alla conclusione che il ceppo MRSA ST398  ha minori probabilità di contribuire alla diffusione di MRSA negli ospedali rispetto ad altri tipi di cui sono portatori gli esseri umani.

 Il gruppo ha inoltre aggiunto che al momento non vi sono prove che l’MRSA ST398 possa essere trasmesso agli esseri umani tramite il consumo o la manipolazione di alimenti contaminati.

 ( Fonte: EFSA)

Leggi  la sintesi dell’indagine in  italiano

Leggi il report completo in inglese   “ Analysis of the baseline survey on the prevalence of methicillin-resistant Staphylococcus aureus (MRSA) in holdings with breeding pigs, in the EU, 2008 - Part A: MRSA prevalence estimates “

 

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Ultima modifica : 30 novembre 2009


 

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