L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha ridotto la quantità giornaliera accettabile (Tolerable Daily Intake - TDI - quantità di un contaminante che può essere assunto giornalmente con la dieta senza effetti tossici ) per la melamina.
La melamina è una sostanza chimica usata prevalentemente nella produzione plastica che può causare effetti dannosi per l'apparato renale a livelli di assunzione inferiori a quanto si pensava.
Applicando l'analisi statistica ai dati tossicologici attualmente disponibili, il gruppo di esperti dell'EFSA che si occupa dei contaminanti della catena alimentare (CONTAM) ha stabilito un TDI di 0,2 milligrammi per kg di peso corporeo. Tale valore è in linea con quanto stabilito dall'organizzazione mondiale della Sanità nel 2008.
Piccoli quantitativi di melamina possono migrare negli alimenti da bicchieri o piatti di plastica non idonei. Tuttavia l'analisi dei dati sull'esposizione, condotta dal gruppo di esperti scientifici sui materiali a contatto con gli alimenti, gli enzimi, gli aromatizzanti e i coadiuvanti tecnologici (CEF) indicano che l'esposizione alla melamina attraverso gli alimenti è generalmente inferiore al TDI.
Il parere scientifico raccomanda che i limiti europei di migrazione della melamina negli alimenti sia rivisto, visto che l'alimento non è l'unica fonte di esposizione.
L'EFSA ha fornito consulenza in passato alla Commissione Europea a seguito della contaminazione volontaria di prodotti a base di latte e di alimenti per cani, avvenuta in Cina negli anni 2008 e 2007 rispettivamente.
Nel 2009 la Commissione Europea ha chiesto all'EFSA di rideterminare il valore di TDI per la melamina e ridefinire i probabili livelli di esposizione alla melamina ed alle sostanze correlate nell'uomo e negli animali.
Leggi il parere “Scientific Opinion on Melamine in Food and Feed” in inglese
Autore
Ultimo aggiornamento 13 aprile 2010