E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale serie generale 106 dell’8 di maggio 2010 il nuovo Piano Nazionale di controllo della Salmonellosi nei gruppi di riproduttori della specie Gallus gallus che integra la strategia già attivata con i programmi riguardanti galline ovaiole e polli da carne.
In questo caso però non ci si ferma agli interventi nei confronti dei sierotipi Enteritidis e Typhimurium ma vengono prestate le medesime attenzioni alla presenza di Salmonella Hadar, Virchow ed Infantis.
Il Piano ha una durata triennale (fino al 31 dicembre 2012) e si prefigge l’obiettivo di ridurre la prevalenza di infezione da questa patologia, negli allevamenti di riproduttori, abbassandola all’1% o meno.
Le misure da applicare sono le stesse degli altri piani, e cioè: verifiche tramite campionamenti, sia in regime di autocontrollo che eseguiti dai Servizi Veterinari, rigida applicazione delle norme di biosicurezza previste negli allevamenti avicoli, eliminazione dei gruppi positivi (abbattimento o macellazione, con gli indenizzi previsti dalla Legge 218 del 2 giugno 1988).
Successivamente alle disinfezioni conseguenti al depopolamento dei capannoni, qualora si fosse riscontrata la presenza di Salmonelle Enteritidis e Typhimurium, è necessario introdurre riproduttori vaccinati contro gli stessi sierotipi. Nel caso invece di accertata presenza di salmonelle zoonotiche, la vaccinazione è facoltativa, con l’obbligo però, se messa in atto, di utilizzare comunque prodotti che permettano la distinzione con i ceppi di campo.
Analogamente agli altri casi la normativa si applica solo su allevamenti con un numero di animali eccedente le 250 unità.
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Ultima modifica: 11 maggio 2009