L’EFSA ha pubblicato una valutazione sui fattori che possono contribuire alla diffusione dello Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA) negli allevamenti suini della UE, a seguito della pubblicazione della prima indagine europea sull’occorrenza di tale batterio nei suini.
Il maggior numero delle infezioni da MRSA è trasmesso attraverso il contatto diretto o indiretto tra uomo e uomo.
E’ altresì possibile l’esposizione all’infezione attraverso il contatto con animali infetti, specialmente per allevatori, veterinari e familiari.
Attualmente, non vi sono evidenze circa la possibilità di trasmissione dell’infezione da MRSA attraverso il consumo o la manipolazione di alimenti contaminati. (Valutazione della rilevanza per la salute pubblica di Staphylococcus aureus meticillino-resistente (MRSA) negli animali e negli alimenti).
L’indagine dell’EFSA chiarisce che gli allevamenti di suini più grandi hanno una maggiore probabilità di essere contaminati da MRSA. Ciò si ha sia negli allevamenti da riproduzione sia in quelli da ingrasso.
A titolo di esempio si riporta che un allevamento da riproduzione con 400 suini ha una probabilità doppia di essere contaminata da MRSA rispetto ad un allevamento con meno di 100 animali.
In aggiunta, l’analisi dell’EFSA evidenzia che la movimentazione degli animali può giocare un ruolo importante nella contaminazione degli allevamenti di suini con MRSA sia per quanto riguarda i commerci nazionali che quelli tra Stati membri. I dati mostrano inoltre una correlazione positiva tra il numero dei casi rilevati negli allevamenti da riproduzione e in quelli da produzione. Si può pertanto supporre che la trasmissione di MRSA avvenga attraverso la movimentazione degli animali tra i due tipi di allevamento.
L’EFSA raccomanda una maggior raccolta di informazioni a livello nazionale sui fattori che pongono a rischio di infezione da MRSA gli allevamenti di suini, nonché sulle misure che possono prevenirne la diffusione.
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Ultima modifica: 3 giugno 2010