Amanita rubescens (Per.:Fr.)S.F.Gray
Nome volgare: Tignosa vinata
Classe: Basidiomycetes
Ordine: Agaricales
Famiglia: Amanitaceae
Genere: Amanita
Cappello: 4-12 cm. sodo e carnoso, prima emisferico poi convesso infine piano, talvolta depresso al centro; margine liscio, cuticola asciutta a tempo secco e completamente asportabile, colore variabile dal bruno-rossastro al rosso-vinoso, ricoperta da numerose verruche grigiastre.
Lamelle: bianche, fitte, libere al gambo, intercalate da lamellule, macchiate di rosa in vecchiaia o al tocco.
Gambo: 5-14 x 1,5-3,0 cm., cilindrico, ingrossato alla base a formare un bulbo ovoidale, biancastro o bruno-rossiccio alla base; l’anello è supero, ampio e membranoso, striato, bianco superiormente e rosato nella parte inferiore. La volva è dissociata in residui fioccosi disseminati lungo il gambo.
Carne: prima soda poi tenera, bianca poi rosa-vinosa al taglio o al tocco. Odore debole, sapore mite.
Microscopia: spore bianche in massa, ialine al microscopio ottico, lisce, ovoidali, con evidente apicolo, dimensioni 8-9 x 5,5-7 micron, amiloidi.
Habitat: cresce ubiquitaria, gregaria, sia nei boschi di latifoglia che conifera, molto comune, da maggio a novembre.
Commestibilità: commestibile dopo perfetta cottura.
Osservazioni: è un fungo molto comune, caratterizzato dall’avere un anello molto ampio e membranoso quindi persistente, la volva dissociata quindi visibile come residui fioccosi alla base del gambo, ma soprattutto è caratterizzato dall’avere l’arrossamento della carne al tocco o al taglio, specialmente alla base del gambo.
Bibliografia:
- Le Amanite – Roberto Galli
- I funghi delle pinete delle zone mediterranee – Adler Zuccherelli
- Funghi Amanite – Fabio Foiera, Ennio Lazzarini, Martin Snabl, Oscar Tani
- I funghi dal vero – Vol. 1° - Bruno Cetto