Si è tenuto a Parma, il 12 e il 13 ottobre 2010, il 15° Colloquio Scientifico EFSA sui rischi emergenti.
L’obiettivo del colloquio è stato quello di radunare esperti internazionali, provenienti da diversi settori correlati alla sicurezza alimentare, per un dibattito scientifico aperto sulle principali tematiche relative alla identificazione dei rischi emergenti, così come definite dall’EFSA nel 2007 (Definition and description of the emerging risk within the EFSA’s mandate ).
Il principale scopo del colloquio è stato quello di fornire indicazioni per lo sviluppo dello schema metodologico volto all’identificazione dei rischi emergenti.
Il dibattito si è concentrato sulle seguenti tematiche:
1. metodi disponibili per la identificazione dei rischi emergenti,
2. fonti strategiche di informazione e strategie per la raccolta dei dati,
3. identificazione delle direttrici di cambiamento quali cause di rischi emergenti,
4. opportunità per la costituzione di un network internazionale per la comunicazione dei rischi emergenti.
I 100 esperti intervenuti hanno costituito quattro gruppi di discussione (GD) così denominati:
- GD 1 – Metodi per l’identificazione dei rischi emergenti
- GD 2 – Identificazione del tipo di dati e delle fonti per l’identificazione dei rischi emergenti
- GD 3 – Come costruire un network internazionale, e comunicare efficacemente con i risk manager in tema di rischi emergenti
- GD 4 – Potenziali direttrici di cambiamento – Ricerca di un parere da parte degli esperti.
La discussione che si è svolta nel primo gruppo ha cercato di rispondere alle seguenti domande:
- Quali sono i metodi disponibili per la l’identificazione dei rischi emergenti?
- Quali sono i metodi esistenti disponibili per l’integrazione e la filtrazioni delle informazioni rilevanti raccolte dalle diverse fonti?
- Come andrebbero selezionati i migliori metodi che l’EFSA può utilizzare?
- Quali sono le possibili soluzioni ai seguenti ostacoli:
- assenza di armonizzazione metodologica e terminologica;
- richiesta eccessiva di risorse;
- validazione dei metodi disponibili;
- accesso ai dati ed alle informazioni.
La discussione che si è svolta nel secondo gruppo ha cercato di rispondere alle seguenti domande:
- Quali sono le fonti più adatte alla raccolta dei dati?
- Quali sono gli strumenti operativi per il monitoraggio e l’analisi dei dati?
- Quali sono le possibili strategie per la raccolta dei dati?
La discussione che si è svolta nel terzo gruppo ha cercato di rispondere alle seguenti domande:
- Chi dovrebbe essere coinvolto in un Network europeo per definire i rischi nella filiera alimentare e in quella dei mangimi?
- Quale sarebbe il livello di interazione più appropriato ( es.: scambio di dati, e/o di segnali e/o di rischi emergenti identificati)?
- Chi dovrebbe coordinare la comunicazione sui rischi emergenti negli alimenti e nei mangimi a livello europeo, e a chi la comunicazione dovrebbe essere indirizzata?
- Come dovrebbero essere comunicati i rischi emergenti ai manager del rischio, e in particolare come dovrebbero essere considerate le incertezze?
- Quando dovrebbero essere date le informazioni sui rischi emergenti ai manager del rischio?
La discussione che si è svolta nel quarto gruppo ha cercato di rispondere alle seguenti domande:
- Quali sono le direttrici di cambiamento più significative relativamente ai rischi emergenti negli alimenti
- Per quale motivo tale direttrice è considerata più importante rispetto alle altre direttrici?
- Quali saranno le probabili conseguenze che tali direttrici avranno sulla sicurezza alimentare e dei mangimi?
Quanto definito a seguito delle discussioni in ogni gruppo, è stato presentato in sessione plenaria e sono scaturite considerazioni e raccomandazioni che saranno presto pubblicate ufficialmente dall’EFSA.
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Ultimo aggiornamento 13 ottobre 2010