Sarcodon scabrosus (Fr.)Karst.
Sin. Hydnum scabrosum
Classe: Basidiomycetes
Ordine: Aphyllophorales
Famiglia: Thelephoraceae
Genere: Sarcodon
Cappello: fino a 14 cm., leggermente convesso poi spianato, a volte depresso nella parte centrale, superficie del cappello generalmente da rosso-bruna a bruno-porpora, prima vellutata feltrata poi con squame ruvide.
Imenoforo: formato da aculeidecorrenti al gambo, fitti, inizialmente di colore giallo chiaro poi bruno porpora.
Gambo: 2,5-10 x 1-3 cm., centrale o eccentrico, pieno, cilindrico, spesso attenuato alla base, da feltrato a fibroso-squamoso, sopra brunastro, sotto grigio-verde.
Carne: chiara con tendenza ad annerire. Sapore molto amaro, odore non significativo.
Microscopia: spore brune in massa, a contorno irregolare, grossolanamente gibbose o bitorzolute, quasi sferiche, 5,5 x 6,5 micron.
Habitat: cresce nei boschi di latifoglia, aghifoglia o misti, in autunno, abbastanza comune.
Commestibilità: non commestibile.
Osservazioni: è una specie non commestibile per il sapore nettamente amaro; ci sono specie simili ad esempio Sarcodon imbricatus, commestibile, che si differenzia per le evidenti squamette sul cappello disposte quasi concentricamente.
Bibliografia:
- Guida alla determinazione dei funghi – vol. 2° - Aphyllophorales, Heterobasidiomycetes, Gastromycetes – Walter Jülich
- Velenosi e commestibili – manuale macro-microscopico delle principali specie – Mirko Illice, Oscar Tani, Adler Zuccherelli
- I funghi dal vero – Vol. 2 – Bruno Cetto