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Acquacoltura e Ambiente: dall’Europa una Guida per la salvaguardia dell’ambiente, la sicurezza degli alimenti e lo sviluppo sostenibile.

  • 7 gennaio 2013
  • Autore: Redazione VeSA
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La Commissione Europea ha pubblicato le Linee guida sull’acquacoltura e Natura 2000 – attività di acquacoltura nell’ambito delle rete Natura 2000 " Guidance on Aquaculture and Natura 2000 – Sustainable aquaculture activities in the context of the Natura 2000 Network "

Lo scopo di questo documento è di accrescere e valorizzare le conoscenze sulle modalità di corretta gestione e sviluppo dell’ acquacoltura  nel rispetto della Legislazione comunitaria in materia ambientale, nell’ambito del quadro di Natura 2000, la rete di aree naturali protette volta a garantire la difesa delle specie e degli ecosistemi più importanti e in pericolo dell’Unione Europea.

Le Linee guida non hanno carattere normativo, e quindi non sono giuridicamente vincolanti per gli Stati Membri. Non dettano nuove regole, ma forniscono piuttosto ulteriori indicazioni sull'applicazione di quelle già esistenti.

Sono state elaborate in stretta collaborazione con i rappresentanti del settore, esperti, e Autorità pubbliche attraverso un apposito Gruppo di lavoro istituito dalla Commissione Europea, in attuazione delle disposizioni previste dalla Direttiva Habitat relative a una adeguata valutazione dei piani e dei progetti di conservazione dei siti ambientali.

E’ uno documento indirizzato agli Operatori economici, alle Autorità pubbliche e a tutte le parti interessate, quali gestori dei siti naturali, organizzazioni non governative – ONG, Enti pubblici e/o privati, preposti alla tutela della natura, che grazie a tali Linee guida potranno realizzare progetti nell’ambito dell’acquacoltura, ecologicamente sostenibili.

Sono descritti casi concreti, accompagnati da esempi di buone pratiche, che dimostrano come uno sviluppo sostenibile dell’acquacoltura possa essere compatibile con il rispetto e la salvaguardia della natura o in alcuni casi rafforzarla, individuando habitat adeguati per cui sono stati designati i diversi siti.

Vengono evidenziati i potenziali impatti sull’ambiente e la fauna selvatica dovuti ai principali sistemi di allevamento, e i metodi e gli strumenti per valutarli. In tal modo è possibile una corretta e attenta valutazione degli effetti che tali attività possono avere sull’ambiente, al fine di gestirli, limitarli o prevenirli.

Le Linee guida mettono in risalto l’importanza dalla pianificazione strategica che deve coniugare le esigenze in termini di conservazione della biodiversità e al contempo di sviluppo economico.

Il contributo dell'acquacoltura alla produzione mondiale di alimenti di origine acquatica è in crescita, in risposta a una sempre maggiore richiesta da parte dei consumatori. E’ importante considerare che la maggior parte delle riserve ittiche naturali hanno quasi raggiunto, o addirittura superato, la soglia di sfruttamento.

Le aree che compongono la rete Natura 2000 sono riserve protette nelle quali le attività umane sono possibili. La Direttiva Habitat garantisce la protezione degli ambienti naturali considerando anche le esigenze economiche, sociali e culturali, insieme alle particolarità regionali e locali.

Gli obbiettivi dell’Unione Europea sono finalizzati a sviluppare e conciliare il potenziale, dato dalle attività di acquacoltura, con la protezione del valore ecologico delle aree della rete Natura 2000, nel rispetto della sostenibilità ambientale, della sicurezza degli alimenti, della produttività e dell'occupazione.

Per quanto riguarda l’Italia le informazioni sui siti Natura 2000 sono disponibili:

Si tratta del quinto documento in forma di Linee guida  sull'applicazione della normativa ambientale dell'Unione Europea in settori strategici dell'economia europea. Le pubblicazioni precedenti riguardano l'energia eolica, l'estrazione di minerali non energetici, gli sviluppi dei porti ed estuari e le vie navigabili interne.


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Ultima modifica: 17 dicembre 2012
 

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