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Piano di Autocontrollo e Sicurezza alimentare: nuove Linee guida per gli Operatori del settore alimentare.

  • 21 febbraio 2013
  • Autore: Redazione VeSA
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La Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano ha approvato le “Linee guida  sui criteri per la predisposizione dei piani di autocontrollo per l’identificazione e la gestione dei pericoli negli stabilimenti che trattano alimenti di origine animale, di cui al Regolamento (CE) n. 853/2004” proposte dal Ministero della Salute.

Le "Linee guida" sono state recepite dalla Regione Marche con Delibera Giunta Regionale n.240 del 25/02/2013 Recepimento Accordo n. 147/CSR del 25 luglio 2012, ai sensi dell'articolo 4, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano.


Le Parti interessate sono gli Operatori del Settore Alimentare ( OSA), che svolgono attività di lavorazione, trasformazione e distribuzione di prodotti di origine animale (latte e derivati, carne e prodotti a base di carne, prodotti ittici e trasformati, uova e ovoprodotti, miele e prodotti dell’alveare) in stabilimenti riconosciuti dalla Comunità Europea, e le Autorità di controllo competenti in materia di Sicurezza alimentare.

Le Autorità di controllo, ai sensi dell’art. 2 del Decreto Legislativo 6 novembre 2007, n. 193 ,  sono: il Ministero della Salute, le Regioni, le Provincie autonome di Trento e di Bolzano e le Aziende Unità Sanitarie locali.

Nella Regione Marche, in seguito alla riorganizzazione del Servizio Sanitario regionale, si deve far riferimento all’Azienda Sanitaria Unica Regionale – ASUR  , e ai Servizi Veterinari e di Igiene degli alimenti e nutrizione dei Dipartimenti di Prevenzione delle differenti 5 Aree Vaste dislocate sul territorio.

Il documento dovrà poi essere recepito con proprie deliberazioni dalle Regioni e Province autonome.

Esso rappresenta una guida di riferimento riconosciuta a livello nazionale per le Associazioni di categoria nella realizzazione di Manuali di corretta prassi operativa  per i differenti settori dell’industria alimentare, per gli Operatori del Settore Alimentare (OSA) al fine di predisporre il proprio Piano di Autocontrollo  e infine per le Autorità di controllo, come ulteriore strumento di valutazione della corretta applicazione della normativa igienico sanitaria da parte degli OSA.
 

Le Linee guida comprendono inoltre una serie di moduli che possono essere adottati tal quali o essere implementati e adattati dalle singole imprese alimentari per la realizzazione del proprio Piano di Autocontrollo. 

Una parte specifica delle Linee guida è dedicata all’approfondimento delle tematiche di Sicurezza alimentare nel settore della produzione delle carni.
In particolare nella sezione A vengono descritte le caratteristiche dei potenziali pericoli riferiti alla macellazione e sezionamento, mentre nella sezione B vengono indicate, per ciascuna filiera, le principali misure di gestione dei pericoli. Le specie considerate sono bovini, suini, ovini e avicoli.

L’OSA, come richiesto dalla legislazione comunitaria europea nota come “Pacchetto igiene”,  ha l’obbligo di predisporre e attuare appropriate misure di gestione dei pericoli di natura igienico sanitaria in ogni fase della produzione e commercializzazione degli alimenti di origine animale, e, nelle fasi successive alla produzione primaria, deve disporre e attuare procedure di controllo di tali pericoli basandosi sui principi del Sistema H.A.C.C.P. (Hazard Analysis and Critical Control Points) 

Le Linee guida definiscono Piano di Autocontrollo il documento elaborato in modo specifico per rispondere alle necessità di un singolo stabilimento per quanto concerne la gestione dei pericoli connessi con le attività svolte presso lo stesso stabilimento.
 

Considerando le indicazioni presenti, l’OSA deve condurre un attento e dettagliato studio della propria attività al fine di elaborare il Piano di Autocontrollo più efficace sia per prevenire l’insorgenza di situazioni negative che pregiudichino la salubrità del prodotto, sia nell’adottare, in modo rapido e organizzato, una serie di comportamenti che riducano al minimo la possibilità che l’alimento prodotto possa creare dei danni al consumatore.

Il processo di preparazione e stesura del Piano deve essere attuato tenendo in considerazione le dimensioni, le strutture, i processi produttivi e relativi prodotti che caratterizzano la singola impresa alimentare, coinvolgendo in modo attivo il personale addetto alla produzione.
 
Il Piano di Autocontrollo è indispensabile per garantire la Sicurezza igienico sanitaria delle produzioni alimentari, e la sua corretta applicazione ed efficacia è responsabilità dell’OSA.


Leggi  una presentazione dettagliata del documento 


Vai alle " Linee guida sui criteri per la predisposizione dei piani di autocontrollo per l’identificazione e la gestione dei pericoli negli stabilimenti che trattano alimenti di origine animale, di cui al Regolamento (CE) n. 853/2004"

Leggi la Delibera Giunta Regionale n.240 del 25/02/2013 Recepimento Accordo n. 147/CSR del 25 luglio 2012, ai sensi dell'articolo 4, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sul documento proposto dal Ministero della Salute recante:"Linee guida sui criteri per la predisposizione dei piani di autocontrollo per l'identificazione e la gestione dei pericoli negli stabilimenti che trattano alimenti di origine animale, di cui al Regolamento (CE) n. 853/2004"
 


Autore: Dr A. Massi

Ultima modifica: 27 agosto 2013
 

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