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Imballaggi attivi e intelligenti: uso nel confezionamento degli alimenti

  • 29 marzo 2013
  • Autore: Redazione VeSA
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Negli ultimi decenni il modo di confezionare gli alimenti (packaging alimentare) è notevolmente mutato. I consumatori sono sempre più interessati all’acquisto di prodotti che conservino più a lungo le caratteristiche di freschezza del prodotto. D’altra parte l’industria alimentare ha molto investito sulla ricerca di nuove tecnologie che consentano di mantenere più a lungo i loro prodotti in vendita, senza perdere le qualità igieniche e nutrizionali.

Per il consumatore il confezionamento degli alimenti è sinonimo di praticità d’uso, di qualità e di igiene, anche se le principali funzioni del packaging alimentare sono primariamente di promozione dei prodotti, oltre che di contenimento e protezione.

La vita commerciale di un alimento, indicata anche con il termine shelf life, rappresenta il tempo che l’alimento stesso può rimane in vendita ed essere disponibile per il consumatore.

Gli imballaggi tradizionali rappresentano una barriera in grado di limitare l’ingresso dall’esterno di fattori che possono accelerare i processi di deterioramento degli alimenti (es. umidità, ossigeno, microrganismi) o l’uscita di componenti tecnologici utilizzati nella confezione (es. azoto per atmosfera protettiva).

L’interesse per gli imballaggi con caratteristiche particolari che permettono un prolungamento della vita commerciale degli alimenti ha portato all’ideazione degli imballaggi attivi e intelligenti.

Gli imballaggi attivi agiscono direttamente sulla causa principale del deterioramento dell’alimento eliminando dalla confezione stessa le potenziali sostanze indesiderate o rilasciando quelle utili al fine di prolungare la shelf-life degli alimenti confezionati. Alcuni esempi sono rappresentati dagli assorbitori di ossigeno, di anidride carbonica e di umidità presenti in alcune confezioni di alimenti posti in vendita.

Gli imballaggi intelligenti invece permettono, attraverso degli indicatori posizionati direttamente sulla confezione, di monitorare l’evoluzione della qualità del prodotto, ad esempio in funzione della temperatura di conservazione, durante le fasi di distribuzione e conservazione.
Alcuni esempi possono essere gli indicatori colorimetrici di abuso termico o di difetti del confezionamento.

Con il Regolamento della Commissione del 29 Maggio 2009 n. 450/2009 concernente i materiali attivi ed intelligenti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari, è stata data  attuazione al Regolamento CE 1935/2004 , che a sua volta ha uniformato a livello comunitario i principi in materia di materiali ed oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari, nella parte in cui estende il campo di applicazione di tale norma anche ai materiali attivi ed intelligenti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari.

Il regolamento prevede la realizzazione di un elenco comunitario delle sostanze che possono essere utilizzate nei componenti attivi e intelligenti, e in particolare l’identità e la funzione delle sostanze utilizzate, le condizioni di utilizzazione e le restrizioni da applicare.

La valutazione del rischio connesso all’utilizzo di tali sostanze e la successiva validazione è affidata all’ Autorità europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA ) . Deve essere verificata la loro conformità alle buone pratiche di fabbricazione, in riferimento alle sostanze utilizzate che non devono in alcun modo costituire un pericolo per la salute del consumatore.
Inoltre non devono deteriorare le caratteristiche organolettiche e produrre modificazioni della composizione dei prodotti.

I materiali e gli oggetti attivi e intelligenti devono essere adeguatamente etichettati in modo da indicare che si tratta di materiali o oggetti attivi o intelligenti. Devono poi essere presenti le diciture “non mangiare”.

Infine, le  informazioni devono essere ben visibili, chiaramente leggibili e indelebili.

Leggi anche l'articolo " Il confezionamento degli alimenti: la normativa comunitaria per imballaggi attivi ed intelligenti (active e intelligent packaging)" pubblicato nella rivista  " Rassegna di Diritto  e Legislazione Veterinaria " APRILE – GIUGNO 2011 – VOLUME n. 2 – Anno 10

 

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 Ultima modifica: 25 marzo 2013

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