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Pubblicata la relazione EFSA-ECDC 2011 sulle zoonosi

  • 11 aprile 2013
  • Autore: Redazione VeSA
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Sono stati pubblicati i risultati principali della relazione annuale sulle zoonosi e i focolai infettivi di origine alimentare nell’Unione europea per il 2011.
Il documento,elaborato congiuntamente dall’ Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC),  è uno strumento di supporto di cui la Commissione europea e gli Stati membri dell’UE si avvalgono nel monitoraggio dei rischi correlati alle malattie zoonotiche, malattie che  possono essere trasmesse direttamente o indirettamente tra gli animali e l’uomo, ad esempio attraverso il consumo di alimenti contaminati o il contatto con animali infetti.

Di seguito elenchiamo le principali indicazioni che emergono dalla relazione

I casi di Salmonella nell’uomo continuano a diminuire, facendo registrare un calo per il settimo anno consecutivo.
Nonostante la significativa diminuzione registrata negli ultimi anni, in termini di frequenza la salmonellosi è stata ancora la seconda malattia zoonotica segnalata nell’uomo nel 2011, con 95.548 casi.
Il continuo calo di casi registrati nell’uomo rispecchia i risultati dei programmi di controllo della Salmonella, attuati dagli Stati membri dell’UE e dalla Commissione europea, che hanno portato a una riduzione delle infezioni da Salmonella nelle popolazioni di pollame, in particolare nelle galline ovaiole (e quindi nelle uova) e nei polli.
La Salmonella, che può causare febbre, diarrea e crampi addominali, è stata riscontrata con maggiore frequenza nella carne di pollo fresca, così come nella carne di pollo macinata e nei preparati a base di carne di pollo.

La campylobatteriosi  si conferma la malattia zoonotica più frequentemente segnalata nell’uomo, con un continuo aumento dei casi riferiti negli ultimi cinque anni.
Nel 2011 sono stati segnalati complessivamente 220.209 casi di infezione nell’uomo, il 2,2% in più rispetto al 2010.
Questo batterio può provocare diarrea e febbre, e l’alimento più comune in cui il Campylobacter è stato rinvenuto è la carne di pollo.

La tendenza rilevata per i casi di Escherichia coli produttore di verocitossina (VTEC/STEC) negli esseri umani è in aumento dal 2008 ed è stata incrementata dal focolaio epidemico verificatosi nell’estate del 2011.
Nel 2011 i batteri VTEC/STEC sono stati responsabili di 9.485 casi di malattia nell’uomo.
Il forte aumento osservato nel 2011 è stato causato principalmente dall’importante focolaio infettivo del raro ceppo O104:H4 in Germania e Francia, associato a semi germogliati; tuttavia una tendenza all’aumento era già stata segnalata negli anni precedenti.
L’infezione da ceppi VTEC può provocare diarrea emorragica e sindrome emolitico-uremica, una complicanza grave e potenzialmente mortale.
Riguardo alla presenza di questo batterio negli animali e nei prodotti alimentari, il VTEC è stato segnalato con maggiore frequenza nei bovini e nei prodotti a base di carne bovina.

 Leggi la relazione  The European Union Summary Report on Trends and Sources of Zoonoses, Zoonotic agents and Food-borne Outbreaks in 2011  (in inglese)
 

Leggi l'approfondimento " E.Coli produttore di verocitotossina: l’EFSA esamina i rischi per la salute pubblica "


Vai alla sezione “ Le zoonosi di origine alimentare “ dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare
 

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Ultima modifica: 11 aprile 2013

 

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