Convegno a Roma
Presso la sede del Ministero della Salute si è tenuto , in data 04 e 05.06.2013 , un interessante evento formativo sulle tematiche inerenti il “monitoraggio e la vigilanza della selvaggina selvatica” e l’importanza di impostare in tutto il territorio nazionale un Piano di sorveglianza sanitario sugli animali selvatici e alimenti da essi derivati.
L’evento , organizzato dal CERMAS ( Centro di referenza nazionale per le malattie degli animali selvatici afferente all’ Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte,Liguria e Valle d’Aosta ) in collaborazione con il Ministero della Salute, è stato programmato come “momento conclusivo di sintesi “ di un percorso informativo-formativo svoltosi nel territorio nazionale nel periodo Maggio 2012 – Aprile 2013.
Tenuto conto del crescente interesse che desta lo stato di salute della fauna selvatica ed il consumo delle carni di selvaggina, il convegno ha affrontato numerose tematiche inerenti al settore, nell’intento di raccogliere elementi utili per l’elaborazione ed impostazione, da parte del Ministero della Salute , di Linee Guida Nazionali per l’impostazione di un Piano di Sorveglianza sanitario.
Hanno aperto i lavori del convegno il Dott. Riccardo Orusa, nella doppia veste di Direttore del CERMAS e responsabile scientifico dell’evento e il Dott. Romano Marabelli, Direttore Generale del Dipartimento della Sanità Pubblica Veterinaria e della Sicurezza alimentare del Ministero della salute. Entrambi hanno ribadito che il motto “one world, one health,one medicine” rappresenta il nuovo concetto di medicina da “considerare” in tutti i sistemi di “governo della salute”. La salute degli animali domestici, dei selvatici e dell’uomo deve essere considerata un tutt’uno strettamente correlato.
Sulla scia di tale premessa , numerosi sono stati gli argomenti e le tematiche che sono state trattate nelle relazioni dei vari docenti.
Si è “spaziato”, infatti, dalla normativa sulla commercializzazione delle carni di selvaggina selvatica ai rischi sanitari ed attività di vigilanza nel prelievo venatorio, fino ad arrivare al monitoraggio sanitario della fauna selvatica e sua integrazione con le realtà regionali. E’ stato affrontato anche il tema delle Zoonosi emergenti nella fauna selvatica con relative considerazioni e prospettive per il futuro. In relazione alla “sicurezza alimentare” molto dibattute sono state le problematiche di controllo sanitario della cacciagione, le correlazioni tra tipologia di caccia e qualità igienico-sanitaria delle carni e le strategie di intervento relative alla formazione dei cacciatori e degli operatori sanitari nell’ambito del controllo sanitario della selvaggina abbattuta.
Sono inoltre state esposte considerazioni per un adeguato approccio metodologico di gestione sanitaria della fauna selvatica ed il ruolo della Sanità Pubblica Veterinaria. Trattato infine, ma non per importanza, anche il tema dei “dati” e dei flussi informativi degli stessi che sono il presupposto per elaborare piani di sorveglianza sanitaria.
A conclusione del Convegno , nel pomeriggio di Mercoledì 5 Giugno, si è tenuto un Workshop/ tavola rotonda su “ Monitoraggio sanitario della selvaggina selvatica : il punto di vista delle regioni e dei referenti CERMAS degli II.ZZ.SS “.
E’ stata questa un occasione di libere comunicazioni dei rappresentanti delle singole regioni e degli II.ZZ.SS sullo “ status” (“punti di forza-criticità” nella sorveglianza sanitaria della selvaggina) delle diverse realtà territoriali italiane.
Durante il convegno è stato comunicato che il Ministero della Salute, supportato da un ristretto gruppo di lavoro, sta elaborando alcune “linee guida nazionali” che indirizzeranno le Regioni nell’attuazione di un piano di sorveglianza sanitario per selvaggina selvatica .
Autore: Dr. C. Benedetti
Data ultimo aggiornamento: 27 giugno 2013