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Nuove normative europee sulle movimentazioni non commerciali degli animali da compagnia (Pet Passport)

  • 18 luglio 2013
  • Autore: Redazione VeSA
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E' stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea il nuovo Regolamento (UE) N. 576/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 giugno 2013 sui movimenti a carattere non commerciale di animali da compagnia che abroga il regolamento (CE) n. 998/2003.

Immediatamente seguente è la pubblicazione del Regolamento di esecuzione  (UE) N. 577/2013 della Commissione del 28 giugno 2013 relativo ai modelli dei documenti di identificazione per i movimenti a carattere non commerciale di cani, gatti e furetti, alla definizione di elenchi di territori e paesi terzi, e ai requisiti relativi al formato, all'aspetto e alle lingue delle dichiarazioni attestanti il rispetto di determinate condizioni di cui al regolamento (UE) n. 576/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio.

 Tali nuove norme comunitarie prevedono, oltre a modifiche grafiche sul pet passport, modelli di documentazione, similari e del medesimo formato, che possono essere utilizzati da Paesi terzi.
Inoltre sono stati rivisitati i certificati sanitari inerenti le movimentazioni degli animali da compagnia finora in vigore.

Per l'adozione di tali  nuovi Regolamenti è stato necessario emanare la Direttiva 2013/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 giugno 2013 che  modifica la Direttiva 92/65/CEE del Consiglio per quanto riguarda le norme sanitarie che disciplinano gli scambi e le importazioni nell’Unione di cani, gatti e furetti.

Questa nuova legislazione entrerà comunque in vigore solo dal 29 dicembre 2014.

Le nuove norme, nonostante l’opinione avversa di molte associazioni del settore ed il perdurare del  fenomeno, diffuso in tutta Europa, dei traffici illegali di animali da compagnia, semplificano, ed in certi casi eliminano, alcuni obblighi sulle movimentazioni degli animali da compagnia (elencati nell’allegato I).

Tali innovazioni appaiono in linea con la volontà di incrementare la libertà di movimento degli animali pur a rischio di un minor attenzione verso i requisiti igienico-sanitari e la garanzia della salute e del benessere animale.

Gli allegati II e III ridefiniscono i requisiti dei microchip (trasponders) e rimandano alla predisposizione di protocolli di profilassi vaccinale contro la rabbia.

Degna di menzione, in quanto lascia adito a propositi di revisioni a maggior garanzia dell’animal welfare, è l’ultima pagina del Regolamento 576 ove viene riportata la DICHIARAZIONE DELLA COMMISSIONE che assicura che, nel quadro della strategia dell'Unione europea per la protezione e il benessere degli animali, la Commissione si impegna a condurre studi sul benessere di cani e gatti oggetto di pratiche commerciali e, dove i risultati di tali lavori indichino che questo comporta rischi per la salute, verranno prese in considerazione le opzioni più adeguate per la protezione della salute umana e animale, inclusa la possibilità di proporre al Parlamento europeo e al Consiglio le opportune modifiche della normativa vigente.

 

Autore: Dr. G. Iacchia 

Ultima modifica: 18 luglio 2013

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