Russula anatina Romagnesi
Classe: Basidiomycetes
Ordine: Russulales
Famiglia: Russulaceae
Genere: Russula
Cappello: 4-7 cm. di diametro, di medie dimensioni, convesso poi spianato con il centro depresso, margine involuto, cuticola di colore grigio-verde, asciutta e opaca, separabile per circa metà raggio, con tendenza a screpolarsi al margine; negli esemplari adulti compaiono qua e là macchioline color ruggine.
Lamelle: fitte, fragili, annesse o adnate, forcate in prossimità del gambo, color crema chiaro con tendenza a scurirsi poi a maturità.
Gambo: 4-5 x 1-1,5 cm., piuttosto corto, cilindrico, bianco con tendenza a chiazzarsi di ocraceo alla base, leggermente rugoloso.
Carne: bianca, compatta, inodore, sapore mite, leggermente piccante nelle lamelle degli esemplari giovani.
Microscopia: spore in massa color crema, globose, 6-7x5-6,5 micron, ornate da verruche coniche in maggioranza isolate, amiloidi.
Habitat: cresce nei boschi di querce, su terreno calcareo, in luoghi aperti e soleggiati.
Commestibilità: commestibile.
Osservazioni: appartiene alla sottosezione delle Griseinae e si caratterizza per la cuticola che presenta spesso smagliature e piccole lacerazioni (simili alla Russula cutefracta) che fanno intravedere la carne bianca sottostante, in modo più evidente verso il margine. Si distingue dalle altre specie simili della sottosezione Griseinae per l’habitat, sotto quercia, e per le spore con verruche isolate di forma conica.
Reazioni macrochimiche: con solfato ferroso la carne diventa rosa; con fenolo diventa bruno lentamente; con guaiaco diventa subito blu.
Bibliografia:
- Le Russule – Roberto Galli
- Le Russule – Fabio Foiera, Ennio Lazzarini, Martin Snabl, Oscar Tani
- Velenosi e commestibili – manuale macro-microscopico delle principali specie – Mirko Illice, Oscar Tani, Adler Zuccherelli
- I funghi dal vero – Vol. 3 – Bruno Cetto