Inocybe fuscidula var. fuscidula Velen.
Classe: Basidiomycetes
Ordine: Cortinariales
Famiglia: Cortinariaceae
Genere: Inocybe
Cappello: di piccole dimensioni, 1,2-3 cm di diametro, nel fungo giovane di forma conico convessa poi piano convesso, umbonato; cuticola fibrillosa a volte lacerata anche al centro, colore giallastro o castano; margine con pochissimi residui di velo, presto fugaci, visibili solo nel fungo giovane.
Lamelle: fitte, adnate, con poche lamellule, inizialmente di colore biancastro poi con la maturazione delle spore assumono un colore più scuro, da grigio a ocra, orlo diritto e più chiaro.
Gambo: 3-5x0,5 cm. cilindrico, con base da leggermente rigonfia a bulbosa, fibrilloso, biancastro.
Carne: biancastra, fibrosa, con odore leggermente spermatico, sapore non significativo.
Microscopia: spore lisce, ellissoidali o amigdaliformi, 9-9,5x4,5-5 micron, a parete spessa, bruno-gialle in massa; sono presenti cheilocistidi e pleurocistidi fusiformi, muricati, a parete spessa e incrostati all’apice con cristalli di ossalato di calcio.
Habitat: cresce dalla primavera all’autunno prevalentemente sotto conifere ma anche sotto latifoglie, piuttosto raro.
Commestibilità: sospetta come tutte le Inocybe.
Osservazioni: la specie descritta è stata raccolta sotto conifera in loc. Montiego (PU), a circa 800 metri di altezza, ed è stata portata dal raccoglitore al controllo presso l’ispettorato micologico, pensando di avere trovato una specie tipica di questo periodo e piuttosto ricercata che è la Calocybe gambosa, volgarmente detta prugnolo o spignolo, ma purtroppo si trattava di una specie non commestibile, sospetta di intossicazione.
Bibliografia:
- Guida alla determinazione dei funghi – vol. 3° - Johann Stangl
- Atlante fotografico dei funghi d’Italia – Giovanni Consiglio, Carlo Papetti
- I funghi delle pinete delle zone mediterranee – Adler Zuccherelli
- I funghi dal vero – vol.2° - Bruno Cetto