Epatite A e frutti di bosco congelati: pubblicato dall’EFSA - ECDC una nuova relazione tecnica con l’aggiornamento dei dati sull’epidemia di Epatite A nei Paesi dell’UE/SEE

28 maggio 2014
Autore: Redazione VeSA
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E’ stato recentemente pubblicato dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare – EFSA e dall'European Centre for Disease Prevention and Control - ECDC la seconda relazione tecnica dal titolo “Outbreak of hepatitis A in EU/EEA countries - Second update” nella quale sono riassunti i risultati aggiornati al marzo 2014, ottenuti dalle ricerche condotte in merito all’epidemia di Epatite A nell’Unione europea.

Le Indagini epidemiologiche, microbiologiche e ambientali sembrerebbero indicare nei frutti di bosco congelati/surgelati il veicolo di infezione che sta causando questa epidemia, e suggeriscono la possibilità che si tratti di un unico focolaio, collegato e comune a tutti i Paesi dell’Unione europea.
Non sono comunque escluse altre ipotesi, quale la contaminazione crociata in fase di approvvigionamento, di lavorazione e produzione della materia prima, oggetto di studio e approfondimento da parte degli esperti.
Inoltre viene considerata la possibilità di trasmissione del virus dell'Epatite A tramite la manipolazione degli alimenti infetti e il contatto tra soggetti.

In base ad alcune caratteristiche proprie del virus dell'Epatite A, in particolare il ridotto numero di virus stessi necessari per causare l’infezione (bassa dose minima infettante) associato al lungo periodo tra il contagio e la manifestazione clinica della malattia (periodo di incubazione), e dei frutti di bosco surgelati caratterizzati da un lungo periodo di vita commerciale (shel life) e la molteplicità delle lavorazioni, gli studiosi prevedono ulteriori nuovi casi di malattia, e in più Paesi dell’Unione.

Di grande importanze è la raccolta e lo studio di tutti i dati riferibili all’origine delle materie prime contaminate distribuite nei differenti Paesi europei.

Come riportato nel documento EFSA – ECDC da gennaio 2013 a marzo 2014 sono stati 1315 i casi di Epatite A segnalati in 11 Paesi dell’Unione, 1202 quelli registrati in Italia, mentre i casi confermati e riconducibili all’epidemia di virus dell'Epatite A da consumo di frutti di bosco congelati/surgelati sono 240, e di questi, 161 in Italia.

L’Italia secondo i dati fino ad ora raccolti risulta lo Stato con il più alto numero di casi segnalati, rispetto a tutti gli altri Paesi dell’Unione, che per lo più fanno riferimento a casi con una storia di viaggio in Italia.

Nel nostro Paese a partire dalla fine di aprile 2013 è stata organizzata dal Ministero della Salute una apposita Task Force interdisciplinare composta da esperti dello stesso Ministero della Salute, dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) e del Centro di referenza per i rischi emergenti in sicurezza alimentare dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna.

In particolare Il Ministero della Salute ha pubblicato una locandina informativa rivolta a tutti i consumatori dal titolo "l'Epatite A è una malattia causata da un virus - non correre il rischio! segui queste semplici regole" sul corretto consumo di alcuni alimenti quali i frutti di bosco surgelati, per ridurre il rischio di contrarre l'Epatite A.

L’EFSA, ECDC e la Commissione europea attraverso un apposito gruppo di lavoro (HAV-Trace Working Group) continueranno a raccogliere e analizzare le informazioni utili riferite alle indagini svolte nei singoli Paesi dell’Unione, per poi realizzare ulteriori e aggiornati documenti tecnici.
Fonte

Per saperne di più:

relazione EFSA- ECDC in lingua inglese Outbreak of hepatitis A in EU/EEA countries - Second update - 11 April 2014