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Ramaria botrytis

  • 3 ottobre 2014
  • Autore: Redazione VeSA
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Ramaria botrytis (Persoon:Fries)Ricken
Nome volgare: manina o ditola rossastra
 
Classe: Basidiomycetes
Ordine: Aphyllophorales
Famiglia: Ramariaceae
Genere: Ramaria
 
Carpoforo: di aspetto coralloide, eretto, massiccio, carnoso e compatto  molto ramificato, con gambo corto e bianco, ramificazioni bianche con le punte rosa-vinose.
 
Ramificazioni: lisce, bianche e grosse nella parte prossimale al tronco, tendenti all’ocraceo nel vecchio, all’apice con numerosi rami corti e appuntiti di colore rosa-vinoso.
 
Tronco: bianco, carnoso, abbastanza compatto e sodo, con base attenuata, tendente all’ocraceo nel fungo vecchio.
 
Carne: bianca e soda, con sfumature vinose in prossimità delle punte dei rami; odore gradevole, fruttato, sapore dolce.
 
 
Microscopia: spore lievemente giallastre, cilindrico-ellittiche, finemente striate longitudinalmente, dimensioni 11-15 x 4-5,5 micron, non amiloidi, ife con giunti a fibbia.
 
Habitat: poco diffusa ma abbondante nelle zone di crescita, cresce in estate-autunno nei boschi di latifoglia e aghifoglia in zone aperte, preferibilmente di montagna, a gruppi o a file che ricoprono una grande superficie.
 
Commestibilità: commestibile.
 
Osservazioni: occorre fare attenzione nella raccolta e consumo di questi funghi chiamati “manine” perché quando sono giovani si distinguono bene per i colori che caratterizzano il carpoforo ma in vecchiaia diventano tutte uguali cioè di un colore ocraceo uniforme e si possono confondere con altre specie tossiche quali per esempio la Ramaria formosa che si differenzia per avere il tronco bianco, i rami rosa e le punte dei rami gialle ma purtroppo anche lei in vecchiaia diventa ocracea e quindi non più distinguibile dalle altre Ramarie. Quindi se si vogliono mangiare le manine “Ramaria botrytis” bisogna raccogliere solo gli esemplari giovani che hanno i colori caratteristici: tronco bianco, rami bianchi con punte rosa-vinose.
 
Bibliografia:
- Guida alla determinazione dei funghi – Vol. 2° - Aphyllophorales, Heterobasidiomycetes, Gastromycetes – Walter Jülich
- Atlante fotografico dei funghi d’Italia – Vol. 1° - Carlo Papetti, Giovanni Consiglio, Giampaolo Simonini
- Funghi velenosi & commestibili Manuale macro-microscopico delle principali specie – Mirko Illice, Oscar Tani, Adler Zuccherelli
- I funghi dal vero – vol. 1°  – Bruno Cetto
- Funghi – Guida alle specie commestibili, commerciabili e velenose – pratica ispettiva di funghi alpini, appenninici e mediterranei – Carmine Lavorato, Maria Rotella

Autore: Dott.ssa M.Falasconi                                                               
 
Data di pubblicazione 02 ottobre 2014
 
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