Il Ministero della Salute ha diffuso un opuscolo, realizzato dal Centro antiveleni di Milano, dedicato ai bambini attraverso il quale far conoscere anche ai più piccoli l’affascinante mondo dei funghi ed i pericoli che si possono incontrare nel loro consumo.
Proposto in forma di favola dal titolo “Funghi, belli da vedere, ma non sempre buoni da mangiare” l’opuscolo, arricchito da belle illustrazioni colorate, spiega ai piccoli che è meglio non fidarsi di esperti improvvisati, perché i funghi buoni che raccogliamo nel bosco assomigliano molto a quelli velenosi.
Solo dopo averli fatti controllare dall’esperto micologo si potranno mangiare.
Il tema dei pericoli connessi al consumo dei funghi è sempre di grande attualità poiché il consumo dei funghi, raccolti per conto proprio, è in continuo aumento, dato che sempre più persone si rilassano facendo una passeggiata per boschi e raccogliendo funghi.
Se il raccoglitore non è molto esperto il rischio di confusione tra funghi commestibili e funghi tossici o addirittura velenosi è abbastanza alto e questo proprio perché ogni fungo commestibile ha un sosia tossico o velenoso.
Per evitare spiacevoli conseguenze, è quindi assolutamente necessario far controllare i funghi raccolti, presso l’ispettorato micologico dell’ Area Vasta- ASUR Marche, di zona:
Qui operano dei micologi che hanno frequentato specifici corsi di formazione e sono iscritti nel registro regionale e nazionale. Gli ispettori micologi delle ASL oltre a controllare e garantire la commestibilità dei funghi raccolti forniscono anche informazioni sulle loro modalità di utilizzo, cottura e conservazione.
Infatti la cottura dei funghi commestibili è indispensabile per la maggior parte delle specie perché distrugge le tossine termolabili (cioè distrutte dalla temperatura elevata).
La stessa cosa non succede per i funghi tossici o velenosi che contengono tossine termostabili (cioè resistenti alla temperatura elevata).
I funghi contengono poi la chitina,una sostanza che è difficilmente digeribile, è quindi più prudente astenere dal consumo i bambini molto piccoli, le persone anziane, le donne in gravidanza o allattamento e quelle che hanno intolleranza a certi alimenti o difficoltà digestive note.
I funghi possono anche assorbire e concentrare i veleni presenti nel terreno dove crescono, per questo è da evitare la loro raccolta vicino alle strade trafficate, discariche, colture agricole, parchi cittadini.
Anche la conservazione domestica richiede particolari accorgimenti: essendo infatti alimenti altamente deperibili, vanno conservati in frigorifero tra 0-4°C e consumati entro un breve periodo.
Quando vengono acquistati occorre sempre verificare che la cassetta che li contiene abbia un’etichetta che dimostra l’avvenuto controllo micologico.
Se dopo aver mangiato funghi compaiono disturbi quali per esempio nausea, vomito, diarrea, è bene recarsi subito al Pronto Soccorso, portando dietro gli avanzi dei funghi cotti, crudi o i residui della loro toilettatura .
Per saperne di più…
Leggi il dossier del Ministero della Salute
Consulta l'area tematica Sicurezza alimentare - sezione Funghi
Leggi gli opuscoli:
I Funghi – Guida alla prevenzione delle intossicazioni
Consumare i funghi…in sicurezza
Non cadete nelle trappole dei funghi
Autore: Dr.ssa M. Falasconi
Data di pubblicazione : 13/10/2014