L’Ufficio III della Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del Ministero della Salute ha elaborato la relazione finale dell’anno 2013 del Piano Nazionale Residui (PNR).
La finalità del Piano è quella di individuare casi di somministrazione illecita di sostanze vietate o di prodotti autorizzati dalla normativa comunitaria ma utilizzati con fini o in condizioni diverse da quelle previste. Inoltre, vengono cercati residui di contaminanti ambientali di cui sia stato stabilito un limite dalla legislazione europea e nazionale.
Il piano di sorveglianza viene eseguito su animali vivi, in allevamento, e sui prodotti di origine animale, negli impianti di prima trasformazione.
Il Ministero della Salute è responsabile:
- della elaborazione del PNR,
- del coordinamento delle attività tra servizi centrali e regionali,
- della raccolta delle informazioni atte a valutare i risultati ottenuti,
- della trasmissione alla Commissione europea dei dati assemblati.
Il PNR annualmente viene predisposto in collaborazione con le Regioni, i Laboratori nazionali di riferimento per i residui e gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, tenendo conto degli aggiornamenti scientifici, delle richieste della Commissione europea e dei Laboratori europei di riferimento per i residui, delle non conformità pregresse sia del PNR che del Piano Nazionale Alimentazione Animale (PNAA ), delle variazioni intervenute nelle realtà produttive del territorio, dei sistemi di allerta attivati e di qualsiasi altro elemento ritenuto utile ai fini della sorveglianza sui residui.
Le categorie degli animali e dei prodotti di origine animale che possono essere controllati sono:
bovini, suini, ovi-caprini, equini, volatili da cortile, conigli, selvaggina allevata, selvaggina cacciata, acquacoltura, latte, uova, miele.
I residui o sostanze da ricercare sono riportati nell’allegato I del Decreto Legislativo 158/2006:
Categoria A Sostanze ad effetto anabolizzante e sostanze non autorizzate
Categoria |
A |
Sostanze ad effetto anabolizzante e sostanze non autorizzate |
Gruppo |
A1
A2
A3
A4
A5
A6 |
Stilbeni, loro derivati e loro Sali ed esteri
Agenti antitiroidei
Steroidi
Lattoni dell’acido resorcilico (compreso lo zeranolo)
β-agonisti
Sostanze incluse nell’all. IV del Regolamento (CEE) n. 2377/90 ora abrogato dal regolamento |
Categoria |
B |
Medicinali Veterinari e agenti contaminanti
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Gruppo |
B1 |
Sostanze antibatteriche, compresi sulfamidici e chinolonici
|
Gruppo
|
B2
|
Altri prodotti medicinali veterinari |
Sottogruppo
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B2a
B2b
B2c
B2d
B2e
B2f
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antielmintici
coccidiostatici, compresi i nitroimidazoli
carbammati e piretroidi
tranquillanti
antinfiammatori non steroidei (AINS)
altre sostanze esercitanti un’attività farmacologica
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Gruppo |
B3 |
Altre sostanze e agenti contaminanti per l’ambiente |
Sottogruppo |
B3a
B3b
B3c
B3d
B3e
B3f
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Composti organoclorurati, compresi i PCB
Composti organofosforati
Elementi chimici
Micotossine
Coloranti
altri
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Sono previste tre tipologie di attività: attività svolta nell’ambito del piano, attività extrapiano e su sospetto.
L’extrapiano è predisposto dal Ministero o dalle Regioni per specifiche esigenze nazionali o locali, su prodotti di origine animale/matrici già previsti dal piano.
Il riscontro di non conformità conduce al prelievo di ulteriori campioni da sottoporre a controllo, a seguito di positività.
I campioni prelevati dagli operatori sanitari dei Servizi Veterinari delle ASL sono analizzati presso i laboratori accreditati degli Istituti Zooprofilattici, che provvedono mensilmente all’inserimento dei risultati analitici relativi ai campioni esaminati nel NSIS (Nuovo Sistema Informativo Sanitario) del Ministero della Salute
Il numero di campioni analizzati nel 2013 è stato superiore sia al numero dei campioni minimi da analizzare richiesto dalle norme comunitarie (+ 41,8%) che al numero di campioni da analizzare secondo la programmazione ministeriale (+ 13,8%).
Il 99, 88 % dei campioni esaminati è risultato conforme.
E’ stato superato il numero minimo di campioni per tutti i settori produttivi, fatta eccezione per la selvaggina cacciata e per l’acquacoltura, che rappresentano le principali criticità del Piano.
Per le non conformità, si registra una flessione pari al 45% , se il dato viene confrontato con i risultati degli ultimi quattro anni.
Le non conformità nel controllo delle sostanze incluse nel gruppo B3, a cui appartengono le aflatossine, rappresentano la principale causa di non conformità (33%).
Una prevalenza così elevata di campioni irregolari va ricollegata alle condizioni climatiche particolari che si sono verificate nell’estate del 2012, provocando un incremento della presenza di aflatossina B1 nel mais prodotto e, di conseguenza, dell’aflatossina M1 nel latte degli animali nutriti con tale alimento
Nella successiva Tabella n.1 e nella figura 1 viene rappresentata la distribuzione dei campioni analizzati, suddivisa per gruppi di sostanze ricercate.
Tabella n.1
A1 Stilbeni |
A2 Agenti antitiroidei |
A3 Steroidi |
A4 Lattoni dell'acido resorcilico |
A5 β-agonisti |
A6 Sostanze incluse nell'allegato IV dell'ex reg. (CEE) n. 2377/90 |
B1 Sostanze antibatteriche, compresi sulfamidici e chinolonici |
B2 Altri prodotti medicinali veterinari |
B3 Altre sostanze e agenti contaminanti per l'ambiente
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2% |
2% |
4% |
3% |
12% |
12% |
31% |
20% |
12% |
Figura n.1 - Distribuzione dei campioni analizzati in attuazione del PNR 2013 suddivisa per gruppi di sostanze ricercate:
- A1Stilbeni: 2%
- A2 agenti antitiroidei: 2%
- A3 Steroidi: 4%
- A4 lattoni dell’acido resorcilico: 3%
- A5 β-agonisti: 14%
- A6 sostanze incluse nell’allegato IV del Reg. (CE) 2377/90 ora reg. (UE)37/2010: 12%
- B1 sostanze antibatteriche, comprese sulfamidici e chinolonici: 31%
- B2 altri prodotti medicinali veterinari: 20%
- B3 altre sostanze e contaminanti per l’ambiente: 12%
Fonte:
Ministero della salute
Autore
Dott. G. Pelagalli
Data di pubblicazione 20/10/2014