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La UE finanzia lo studio delle etichette intelligenti

  • 30 giugno 2015
  • Autore: Redazione VeSA
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Le etichette alimentari intelligenti potranno aiutarci a sapere se i cibi confezionati nel nostro frigorifero sono ancora “buoni”.Un progetto finanziato dall'UE ha sviluppato adesivi innovativi in grado di fare proprio questo.

L’interesse per gli imballaggi con caratteristiche particolari, che permettono un prolungamento della vita commerciale degli alimenti o di rilevare alterazioni, ha portato all’ideazione degli imballaggi attivi e intelligenti.

Gli imballaggi attivi agiscono direttamente sulla causa principale del deterioramento dell’alimento eliminando dalla confezione stessa le potenziali sostanze indesiderate o rilasciando quelle utili al fine di prolungare la shelf-life degli alimenti confezionati. Alcuni esempi sono rappresentati dagli assorbitori di ossigeno, di anidride carbonica e di umidità presenti in alcune confezioni di alimenti posti in vendita.

Gli imballaggi intelligenti invece permettono, attraverso degli indicatori posizionati direttamente sulla confezione, di monitorare l’evoluzione della qualità del prodotto, ad esempio in funzione della temperatura di conservazione, durante le fasi di distribuzione e conservazione. 
Alcuni esempi possono essere gli indicatori colorimetrici di abuso termico o di difetti del confezionamento.

Con il Regolamento della Commissione del 29 Maggio 2009 n. 450/2009 concernente i materiali attivi ed intelligenti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari, è stata data  attuazione al Regolamento CE 1935/2004 , che a sua volta ha uniformato a livello comunitario i principi in materia di materiali ed oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari, nella parte in cui estende il campo di applicazione di tale norma anche ai IQ-Freshlabel materiali attivi ed intelligenti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari.

La EU ha finanziato il progetto IQ-Freshlabel che intende applicare su larga scala la tecnologia che permette di ridurre il deterioramento degli alimenti e le perdite associate in tutta la catena di approvvigionamento alimentare.

Il progetto è rivolto ai prodotti freschi, a quelli congelati e a quelli confezionati in atmosfera modificata (quando l’aria è stata sostituita da una diversa miscela di gas per prolungare la durata di conservazione del cibo).

I ricercatori della University of Applied Sciences Bremerhaven in Germania, che hanno sviluppato il progetto della UE, hanno focalizzato l’attenzione sui parametri che principalmente influiscono sulla durabilità e sulla sicurezza dei prodotti alimentari: il tempo e la temperatura. In generale, minore è la temperatura e più lento è il deterioramento e le etichette del progetto sono in grado di cambiare colore nel caso in cui il prodotto sia stato conservato ad una temperatura più alta di quella prevista o per un periodo più lungo di quello previsto ad una certa temperatura.

Il cambiamento di colore indica un difetto di qualità e/o una situazione di potenziale pericolo.

La possibilità per il consumatore di controllare lo stato degli alimenti, sia a casa che nei negozi,  avrà un impatto anche in termini di riduzione dello spreco alimentare.

IQ-Freshlabel ha sviluppato tre tipi di indicatori tempo/temperatrura. Il primo si basa su una reazione enzimatica, mentre il secondo sfrutta la sensibilità alla luce di alcuni pigmenti. Il terzo si basa su di una reazione tra uno strato di alluminio ed un adesivo che dissolve tale strato.

Nel caso dell’indicatore enzimatico si ha una graduale mutazione di colore dell’etichetta dal verde  all’arancione e al rosso.
Nell’etichetta stampata con inchiostro fotosensibile, un simbolo a forma di termometro cambia colore da blu ad azzurro nel caso di cambiamenti di temperatura.
Nel caso della etichetta con strato metallico si ha la sua dissolvenza, in risposta ai cambiamenti di temperatura, con l’evidenziazione dello sfondo giallo.

Lo studio ha anche proposto la realizzazione di un’etichetta in grado di monitorare l’aria ambientale, più specificamente l’ossigeno, che penetri nelle confezioni confezionate in atmosfera modificata. Se la confezione non è integra il prodotto va incontro più facilmente a deterioramento. L’etichetta IQ-Freshlabel è coperta da una sostanza che reagisce con l’ossigeno presente nella confezione. Senza colora inizialmente, l’etichetta gradualmente diviene fluorescente (in caso di presenza di ossigeno).

Le etichette intelligenti , che potrebbero essere prodotte a basso costo, diverranno comuni col tempo. Attualmente siamo in una fase in cui tutti i portatori di interesse, appartenenti ad un settore piuttosto frammentato, stanno prendendo dimestichezza con il progetto. 
 
 
 
 
Data pubblicazione 30 giugno 2015
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