X
GO

ATTIVATO UN PIANO DI RISANAMENTO DAL VIRUS IBR PER LE 5 RAZZE BOVINE ITALIANE DA CARNE

  • 7 luglio 2015
  • Autore: Redazione VeSA
  • Visualizzazioni: 2627
  • 0 Commenti

 

Il Ministero della Salute ed il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali hanno concordato, attraverso un tavolo professionale istituito congiuntamente a rappresentanti dell’Associazione Nazionale Allevatori Bovini Italiani da Carne (ANABIC), la necessità di attuare un Piano di gestione degli allevamenti di bovini iscritti ai Libri genealogici (LG) delle 5 razze Italiane da carne (Marchigiana, Chianina, Romagnola, Maremmana e Podolica), finalizzato al risanamento dal virus responsabile della rinotracheite infettiva del bovino (IBR).

l’IZS Umbria e Marche ha fornito il necessario supporto tecnico, manifestando l’imponente diffusione del virus nelle maggiori razze bovine da carne riconducibili al ceppo originario nazionale, in considerazione dell’impatto negativo determinato dall’infezione da IBR sulla variabilità genetica di tali popolazioni bovine (in queste due regioni raggiunge l'80% nella razza Chianina e il 64% nella Marchigiana).


La nota del Ministero della Salute 0016330 del 19/06/2015 ed il Decreto Dirigenziale del MIPAAF prot. n. 11100 del 1 giugno 2015, di fatto, integrano le norme tecniche del Libro genealogico ((DM 5652 del 3 marzo 2009). L’allegato A del Decreto 11100, a cura dell’ANABIC, sostanzialmente istituisce il Piano di risanamento dall’IBR, entrato in vigore già dal 1 giugno scorso.

Si sottolinea che i piani di profilassi di eradicazione dell'IBR sono stati fin qui avviati solo in alcune regioni, e pertanto non sono operativi in tutto il territorio dove le razze da carne  hanno la maggiore diffusione. Lo studio condotto dall'IZS evidenzia che la disomogenea gestione della problematica sanitaria crea non poche difficoltà per reperire i soggetti esenti da IBR da sottoporre al perfomance test presso i centri genetici gestiti dall'ANABIC, con conseguenti ripercussioni negative sul miglioramento genetico.

Considerando che i costi relativi al prelievo del campione di sangue, all'analisi di laboratorio, alle prestazioni veterinarie, all'eventuale vaccinazione ed al coordinamento delle attività saranno a carico dell'allevatore che aderisce al Piano, si sintetizzano i principali adempimenti previsti:

Primo anno di adesione:

  • monitoraggio sierologico di tutti gli animali riproduttori di età superiore ai 12 mesi presenti in allevamento (eseguito dai Servizi Veterinari delle Asl competenti o da medici veterinari autorizzati, eventualmente effettuato contestualmente alla campagna di profilassi obbligatoria per brucellosi e leucosi, utilizzando i campioni di sangue a tal fine prelevati);
     
  • alla data del prelievo i riproduttori iscritti al Libro Genealogico dovranno essere registrati in BDN dall’ANABIC, per via informatica, la stessa associazione, per le finalità del presente Piano dovrà avere accesso alle suddette informazioni mediante i servizi messi a disposizione dalla BDN;
     
  • le indagini dovranno essere svolte presso gli II.ZZ.SS. competenti per territorio. Il test da utilizzare è l'ELISA gE, al fine di poter discriminare i soggetti vaccinati con vaccino marker da quelli infetti dal virus di campo (gli II.ZZ.SS. provvederanno a inserire i dati del monitoraggio nel Sistema informativo veterinario del Ministero della Salute .

Secondo anno di adesione:

  • conferma dell’adesione dell'allevatore al Piano di gestione;
     
  • svolgimento di prelievi e analisi come nel corso del primo anno;
     
  • raggiungimento degli obiettivi prefissati.

L’obiettivo prefissato, per il secondo anno di adesione al Piano, è quello di non superare il 20% rispetto alla sieroprevalenza del primo anno. Per gli allevamenti sieronegativi nel primo anno è tollerato un aumento della sieropositività, nel secondo anno, non superiore al 10%.

Per l’invio dei campioni agli IZS competenti per territorio i Servizi veterinari competenti e i medici veterinari autorizzati dovranno utilizzare una modulistica specifica che sarà resa disponibile in BDN.

Gli IZS dovranno registrare gli esiti degli esami effettuati in un apposito applicativo che sarà reso disponibile accedendo al sito www.vetinfo.sanita.it.

Tali dati saranno accessibili ad ANABIC e ad AGEA per le procedure connesse alla gestione del Piano di risanamento dall’IBR e dei relativi premi collegati.

 

Autore: Dr.Giuseppe Iacchia

Data pubblicazione: 7 luglio 2015

Stampa
Tag:
Valutazioni:
4.0

Redazione VeSARedazione VeSA

Altri articoli di Redazione VeSA

Contatta l'autore

Contatta l'autore

x