L’antibiotico-resistenza rappresenta una problematica sanitaria di dimensioni globali e sempre più preoccupanti.
La Commissione Europea riferisce di 25.000 decessi annui attribuibili alla resistenza sviluppata dai batteri nei confronti dei farmaci utilizzati per la cura delle infezioni. I costi globali annui derivanti dalla necessità di affrontare il problema possono essere stimati nell’ordine di 1,5 miliardi.
Il piano d’azione contro i crescenti rischi di resistenza antimicrobica della Commissione (2011) prevede 12 azioni da attuare in collaborazione con i paesi membri dell'UE e individua 7 settori in cui occorre intervenire con urgenza:
- garantire un uso adeguato degli antimicrobici nell'uomo e negli animali
- prevenire le infezioni microbiche e la loro propagazione
- mettere a punto nuovi antimicrobici efficaci o altri strumenti di cura alternativi
- collaborare con i partner internazionali per contenere i rischi associati alla resistenza antimicrobica
- migliorare il monitoraggio e la vigilanza nella medicina umana e veterinaria
- promuovere la ricerca e l'innovazione
- migliorare la comunicazione, l'istruzione e la formazione.
Il primo punto riguarda l’uso corretto del farmaco: usare il farmaco in modo errato e non responsabile incrementa il rischio di sviluppare la resistenza che già naturalmente si sviluppa in condizioni di esposizione ad un agente antinfettivo.
L’uso responsabile è un’arma per contrastare salvaguardare la salute umana anche in medicina veterinaria: riducendo la pressione antinfettiva nei confronti dei patogeni che colpiscono gli animali ed utilizzando i farmaci in modo corretto si può cercare di arginare il fenomeno dell’antibiotico-resistenza.
Il Ministero della Salute ha predisposto un piano, in collaborazione con UNAITALIA, finalizzato alla diffusione del principio di un uso più razionale degli antibiotici in avicoltura e , conseguentemente, alla limitazione dei fenomeni di resistenza.
Il piano, che nella prima fase di operatività è ad adesione volontaria, prevede l’adozione dei seguenti strumenti:
- uso prudente e razionale degli antibiotici, sia per la tutela della salute pubblica che per la salvaguardia dell’efficacia della terapia in allevamento ;
- limitazione dell’impiego di antibiotici per la terapia umana;
- monitoraggio dell’antibiotico-resistenza negli allevamenti avicoli;
- monitoraggio al macello della presenza di batteri resistenti mediante campionamento della pelle del collo delle carcasse;
- implementazione delle pratiche di profilassi diretta ed indiretta e misure di biosicurezza atte a migliorare la sanità ed il benessere degli animali allevati;
- organizzazione di incontri di formazione/aggiornamento per allevatori e tecnici di allevamento, coinvolgendo i Servizi veterinari territoriali, al fine di trattare temi come prevenzione, biosicurezza e benessere anima nel focalizzati alla riduzione dell’intervento farmacologico;
- utilizzo di una apposita check-list per la valutazione delle aziende.
Per saperne di più:
Manuale “Biosicurezza e uso corretto e razionale degli antibiotici in zootecnia” del Ministero della Salute
Linea guida per la predisposizione, effettuazione e gestione dei controlli sulla distribuzione e l'impiego dei medicinali
Autore: Dr. Alessandro Baiguini
Data pubblicazione: 7 agosto 2015