I servizi veterinari dell’ASUR registrano sulla banca dati nazionale le imprese di acquacoltura presenti nel territorio di competenza. Per ogni impresa vanno inseriti i dati identificativi, le specie allevate e la qualifica sanitaria. Vanno inserite anche le coordinate geografiche.
Situazione attuale
Tabella 1: impianti di acquacoltura (2014)
AV
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Trote
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Molluschi bivalvi
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Altri pesci (acqua dolce)
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Totale
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1
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1
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5
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1
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7
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2
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6
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6
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3
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10
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4
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14
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4
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4
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4
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5
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3
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3
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Totale
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11
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22
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1
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34
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CONTROLLI SUL SETTORE ACQUACOLTURA E FAUNA ITTICA NELLA REGIONE MARCHE
L’acquacoltura ricomprende la produzione di organismi acquatici, principalmente pesci, crostacei e molluschi, in ambienti confinati e controllati dall’uomo. Si contrappone generalmente alla pesca, nella quale l’uomo si limita a prelevare dall’ambiente naturale i prodotti della pesca.
In base al tipo di gestione, l’acquacoltura viene principalmente suddivisa in acquacoltura estensiva e intensiva.
Dell’acquacoltura estensiva fanno parte la vallicoltura, principalmente in acqua salmastra e la stagnicoltura, principalmente in acqua dolce.
Nell’acquacoltura intensiva la densità di allevamento viene incrementata oltre la naturale produttività del bacino di allevamento; in questo caso l’alimentazione viene integrata artificialmente mediante somministrazione di alimenti naturali (pesce o cereali) o di mangimi formulati.
La Decisione n.2001/183 ha stabilito i piani di campionamento ed i metodi diagnostici per individuare e confermare alcune malattie dei pesci al fine di ottenere il riconoscimento di aziende o zone indenni da setticemia emorragica virale e necrosi ematopoietica infettiva; l’attività di controllo è effettuata su base volontaria. Le categorie di rischio e la loro gestione sono indicate nella Decisione 2008/896/CE.
Con il D. Lgs n.148 del 04.08.2008 sono stabilite le condizioni di polizia sanitaria applicabili alle specie di acquacoltura ed ai relativi prodotti, nonché alla prevenzione di talune malattie degli animali acquatici ed alle misure di lotta contro tali malattie.
Come noto la produzione primaria comprende l’allevamento, la pesca e la raccolta di prodotti vivi della pesca per la loro immissione sul mercato; anche le aziende di acquacoltura devono quindi assicurare il rispetto dei requisiti generali in materia di igiene per la produzione primaria e le operazioni associate di cui al Reg. CE 852/2004, allegato I, parte A. Il personale del FVO nel corso dell’audit n.2010/8525 ha formulato una raccomandazione sulla mancata esecuzione di controlli ufficiali per la verifica della conformità al Reg. CE 852/04 delle aziende di acquacoltura nazionali.
Situazione Attuale/Epidemiologica
Nelle regione risultano al momento riconosciute quattro aziende (troticolture) in provincia di Macerata per IHV e VHS e come Bacino quello dei torrenti Burano e Bevano (dalla sorgente del torrente Bevano alla diga sul Burano a Ponte Alto).
Nelle suddette aziende vengono eseguiti prelievi annuali per il controllo delle seguenti patologie:
1. necrosi ematopoietica (IHV)
2. setticemia emorragica virale (VHS)
3. necrosi pancreatica infettiva
Tali prelievi servono a mantenere la qualifica di accreditamento ai sensi del D. Lgs 148/2008 negli allevamenti.
In generale per l’accreditamento di nuove aziende si devono eseguire 2 campionamenti da 150 pesci ciascuno per due anni consecutivi. In allevamenti con riproduttori 30 campioni di pesci possono essere sostituiti da altrettanti campioni di fluido ovarico. I campioni possono essere effettuati solo se nel biennio precedente è stata ufficialmente comprovata l’assenza di VHS e IHV.
Per la molluschicoltura in ambiente marino sono presenti attualmente 22 Allevamenti di mitili.
Le aziende di acquacoltura attualmente autorizzate ai sensi del D. Lgs 148/2008 sono 34.