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PIANO DI CAMPIONAMENTO DELLE MATRICI ALIMENTARI PER LA VERIFICA DEL RISPETTO DEI CRITERI DI SICUREZZA ALIMENTARE NELLA REGIONE MARCHE

  • 5 febbraio 2016
  • Autore: Redazione VeSA
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I rischi microbiologici dei prodotti alimentari costituiscono una delle principali fonti di malattie umane causate dagli alimenti; i prodotti alimentari non devono contenere microrganismi, né loro tossine o metaboliti, in quantità tali da rappresentare un rischio inaccettabile per la salute umana. Al fine di contribuire alla protezione della salute pubblica, in ottemperanza all’art.4 del Reg. CE n.852/04, il Reg. CE n.2073/05 introduce nel territorio della UE i criteri microbiologici, di sicurezza e di igiene di processo, che gli Operatori del Settore Alimentare devono osservare nella produzione di alimenti per l’uomo quando validano e verificano il corretto funzionamento e l’efficacia dei piani di autocontrollo predisposti.

I criteri di sicurezza alimentare rappresentano pertanto standard microbiologici di accettabilità che gli alimenti, individuati nel regolamento sulla base della valutazione quantitativa del rischio, devono avere una volta immessi nel mercato unico fino alla fine della loro vita commerciale. Definire tali criteri armonizzati consente di avere da un lato alimenti sicuri e, dall’altro, di evitare interpretazioni divergenti sia tra i vari OSA sia, in ambito di controllo ufficiale, tra le Autorità Competenti preposte alla verifica del rispetto dei criteri e in senso più ampio dell’autocontrollo dell’OSA.

Spetta all’Autorità Competente, quindi, verificare il rispetto dei criteri microbiologici previsti dal regolamento comunitario e sulla base della valutazione del rischio (studi di prevalenza, concentrazione del patogeno, esposizione alimentare), procedere a ulteriori campionamenti ed analisi per la rilevazione e la misura della presenza di altri microrganismi, delle loro tossine o dei loro metaboliti.

Situazione attuale

Sulla base dei dati forniti dai laboratori IZSUM e ARPAM è indicata, nella tabella seguente (tabella 1), la percentuale dei campionamenti effettuati in modo conforme su quelli programmati negli anni 2013, 2014.

Anno

N. campioni

AREA VASTA

Totale

AV1

AV2

AV3

AV4

AV5

2013

Pianificati

107

183

148

73

75

586

Effettuati

101

171

147

73

78

570

 

 

 

 

 

 

 

2014

Pianificati

108

184

141

73

76

582

Effettuati

99

182

146

72

76

575

 

 

 

 

 

 

 



Di seguito si riportano le frequenze di positività suddivise per categoria di alimento e singolo analita (tabella 2).

CATEGORIA DI ALIMENTO

Analita

2013

2014

analizzati

positività

analizzati

positività

Carni (carni macinate e preparazioni di carne)

Salmonella spp.

86

10%

94

6%

Prodotti a base di carne (insaccati, prodotti salati e di prodotti di salumeria cotti)

Salmonella spp.

115

1%

101

4%

L. monocytogenes

113

12%

102

10%

Prodotti lattiero-caseari (formaggi, burro, panna)

L. monocytogenes

69

4%

73

3%

Molluschi eduli  lamellibranchi vivi

Salmonella spp.

31

3%

31

6%

E. coli

33

21%

32

9%

Prodotti della pesca

Istamina

16

6%

17

0%

Prodotti pronti di gastronomia a base di carne, latte, crostacei, molluschi e altri prodotti della pesca (READY TO EAT)

Salmonella spp.

75

0%

77

1%

L. monocytogenes

94

2%

93

3%


Nel prossimo quadriennio la Regione manterrà la sorveglianza di base per la valutazione dei pericoli previsti nel Reg. 2073/05 con particolare attenzione alle matrici che nel tempo si sono dimostrate più a rischio e implementare un’attività di sorveglianza di alcuni agenti zoonotici al momento non contemplati nel regolamento.

 

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