I Servizi Veterinari dell’ASUR Marche sono da giorni impegnati nei sopralluoghi degli allevamenti animali per la ricognizione dei fabbisogni degli allevatori e degli animali stessi.
In un primo momento sono stati visitati gli allevamenti di animali destinati alla produzione di latte e uova in quanto filiere di particolare attenzione sanitaria.
La attività di ricognizione presso le aziende agro-zootecniche colpite dai danni del sisma sono alla base della determinazione dei fabbisogni per garantire la continuità produttiva nel rispetto della sicurezza alimentare.
Gli ingenti danni alle strutture di stabulazione e agli impianti di mungitura e di stoccaggio del latte, richiedono interventi immediati con sistemi alternativi per la mungitura meccanizzata degli animali e le cisterne per la corretta conservazione del latte.
Sono in corso i sopralluoghi presso allevamenti di bovini da carne, suini, avicoli e impianti di acquacoltura. Anche l’operatività dei mangimifici è oggetto di rilievo sanitario da parte dell’ASUR per garantire la salubrità dei mangimi che ha ricadute dirette sulla sicurezza alimentare.
In merito a mangimi e attrezzature, molte sono le proposte di donazione ed offerte che sono raccolte e gestite dal presidio “Veterinaria e Sicurezza Alimentare” istituito nei giorni immediatamente successivi al sisma.
I Servizi Veterinari dell’ASUR hanno organizzato e coordinato le attività sanitarie di soccorso agli animali d’affezione presenti sui luoghi del sisma. Tali attività sono state supportate dai volontari dei medici veterinari liberi professionisti dell’Ordine dei medici Veterinari di Macerata e delle associazioni animaliste che si sono attivate sin dai primi momenti del sisma.
Gli animali feriti sono stati curati mentre quelli vaganti sono stati ospitati in strutture ricettive che si sono offerte per l’accoglienza temporanea degli animali in attesa di restituirli ai legittimi proprietari.
Nel settore delle produzioni alimentari, i Servizi dell’ASUR stanno procedendo con le verifiche e le azioni finalizzate alla continuità produttiva delle imprese alimentari le cui filiere sono determinanti per la ricostituzione del tessuto socio-economico delle zone colpite dal sisma.
Gli 86 Comuni marchigiani riconosciuti con DL 189/2016 e DL 205/2016 tra quelli maggiormente colpiti dai danni del terremoto sono caratterizzati da una spiccata vocazione agro-zootecnica e agrituristica.
Nella prima fase emergenziale sono stati verificati gli stabilimenti riconosciuti ai sensi del Reg. CE 853/2004: stabilimenti di macellazione, stabilimenti di prodotti a base di carne e di latte, i centri di troticoltura, di imballaggio delle uova e strutture di distribuzione degli alimenti.
A seguire, sono stati effettuati verifiche a carico delle strutture adibite a ristorazione e somministrazione di alimenti (ristoranti, pizzerie, agriturismi, negozi di generi alimentari) fornendo il necessario supporto tecnico per garantire la continuità produttiva.
Infine, sono stati individuati i piani di sorveglianza sanitaria nella ristorazione collettiva delle strutture recettive di persone sfollate dall’area del sisma compresi i campi tenda operativi sui diversi Comuni dell’area colpita dal sisma.
Il bilancio dei danni rilevato è molto pesanti: due stabilimenti di macellazione inagibili, almeno 6 stabilimenti di prodotti a base di carne e altrettanti stabilimenti lattiero-caseari hanno sospeso l’attività. Molti i negozi di generi alimentari e i ristoranti che non sono in condizione di operare.
Data di pubblicazione 15/11/2016