Con i Decreti del Dirigente della P.F. Veterinaria e Sicurezza Alimentare
N. 216 e N. 219 del 08/08/2006 la Regione Marche ha emanato rispettivamente il Piano Regionale per la vigilanza e controlli sanitari sull’alimentazione degli animali (P.R.A.A. 2006-2008) e il Piano di Monitoraggio sull’uso degli Organismi Geneticamente Modificati nell’alimentazione animale. (Piano Regionale OGM 2006-2008)
Entrambi i piani avranno validità per gli anni 2006-2007-2008.
Tali piani regionali, che discendono dal Piano Nazionale 2006 di vigilanza e controlli sanitari sull’alimentazione degli animali emanato dal Ministero della Salute, contengono le modalità tecniche ed operative per l’applicazione a livello regionale del PNAA.
Essi hanno una grande importanza in quanto il controllo sull’alimentazione animale rappresenta un aspetto basilare per la tutela della salute e del benessere degli animali, della salute pubblica e della sicurezza alimentare.
In particolare il PRAA prevede sopralluoghi ispettivi e campionamenti finalizzati alla ricerca di microrganismi pericolosi, additivi, principi farmacologicamente attivi, contaminanti ed altre sostanze indesiderabili o vietate.
Per la prevenzione delle Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili, si dispongono controlli volti a verificare il rispetto del divieto di utilizzo di proteine animali trasformate negli alimenti zootecnici.
Infine è prevista la implementazione delle anagrafi degli impianti che producono alimenti per animali e dei laboratori d’analisi che eseguono analisi sui mangimi per conto terzi, già presenti nel Sistema Informativo Veterinaria Alimenti (SIVA).
Il Piano Regionale OGM, correlato al PRAA, ha invece l’obiettivo di monitorare l’uso degli organismi geneticamente modificati nell’alimentazione degli animali, uso che la legge vieta nel settore del biologico, mentre consente, previa etichettatura, nella produzione di mangimi destinati alla c.d. zootecnia tradizionale.
La problematica OGM coinvolge infatti, in modo trasversale, tutto il settore zootecnico e, dato il forte interesse del mercato verso i prodotti biologici, è necessario fornire garanzie al consumatore sul fatto che i metodi utilizzati sono applicati nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente
I piani in questione prevedono inoltre che, a seguito di positività pericolose per la salute pubblica, per la salute animale o per l'ambiente o in caso di riscontro di OGM non autorizzati, venga attivato il sistema di allerta così come definito dalla D.G.R. del 27/02/2006 N. 188 e dal Decreto del Dirigente della P.F. Veterinaria e Sicurezza Alimentare N. 130/VSA_04 del 10/04/2006.