Lo scorso 21 Dicembre, il Ministero della Salute ha divulgato la nota 27663 nella quale vengono indicate le misure di sorveglianza e gestione da adottare negli allevamenti di visoni in Italia in relazione a focolai di COVID-19.
La DGSAF chiarisce che in seguito ai casi di infezione da SARS-CoV-2 negli allevamenti di questi animali da pelliccia in Olanda e Danimarca (per un approfondimento si rimanda all’articolo COVID-19: dimostrata la trasmissione uomo-visone/visone-uomo) è stata disposta un’attività di sorveglianza negli 8 allevamenti di visoni presenti sul territorio nazionale. I controlli effettuati non hanno evidenziato alcuna situazione di criticità ma le indagini svolte in un allevamento in cui era stato rilevato un caso di COVID-19 in un operatore hanno messo in evidenza 3 positività a bassa carica virale per SARS-CoV-2 negli animali.
Come indicato quindi dal Consiglio Superiore di Sanità, l’allevamento positivo è stato considerato infetto e di conseguenza tutti i visoni presenti sono stati sottoposti ad abbattimento e distruzione. Inoltre è stato stabilito di:
- sospendere su tutto il territorio nazionale l’allevamento di questi mustelidi fino al 28 Febbraio 2021
- e di avviare un’attività di sorveglianza su tutti gli allevamenti di visone italiani.
Per quanto riguarda la sospensione dell’attività di allevamento fino alla data stabilita, si specifica che è consentito unicamente il mantenimento dei riproduttori già presenti all’interno degli allevamenti senza avviare la fase di riproduzione. Sono inoltre consentite le attività connesse con la gestione dei prodotti, sottoprodotti e rifiuti del ciclo produttivo appena conclusosi mentre è vietata la movimentazione di animali in entrata ed uscita dagli allevamenti.
Entro la fine del mese di Febbraio 2021 la sospensione dell’attività di allevamento dei visoni verrà rivalutata o confermata sulla base dei risultati della sorveglianza eseguita così come stabilito nell’Allegato 1 della nota ministeriale. Tale attività di sorveglianza potrà subire modifiche e/o integrazioni sulla base dell’evoluzione epidemiologica del COVID-19 in ambito nazionale e delle eventuali ulteriori evidenze scientifiche degli Organismi nazionali e internazionali relative alle infezioni da SARS-CoV-2 negli animali.
In particolare nell’Allegato vengono presi in considerazione e descritti nel dettaglio i seguenti aspetti:
1. Censimento allevamenti/strutture che allevano visoni;
2. Attività di sorveglianza sul territorio nazionale;
3. Protocollo di gestione dell’allevamento sospetto di infezione da SARS-CoV-2;
4. Gestione del focolaio di SARS-CoV-2;
5. Indicazioni per la gestione del rischio da SARS-CoV-2 negli allevamenti di visoni riferito al personale che opera in allevamento (*);
6. Misure di biosicurezza per gli operatori;
7. Obblighi Informativi.
(*): con la nota 27949 del 23/12/2020, la DGSAF chiarisce che nell’allegato della nota 27663 c’è un errore e in particolare, al capitolo 5.2.2, penultimo capoverso, la frase: “Anche le deiezioni degli animali devono essere smaltite come materiale specifico a rischio” è eliminata.
Autore: Dott. Stefano Gabrio Manciola