Attualmente nell’Unione Europea, i prodotti antiparassitari utilizzati negli animali da compagnia vengono classificati come prodotti a rischio trascurabile per l’ambiente.
Studi recenti sugli effetti ambientali di alcuni parassiticidi utilizzati nei cani e dati di monitoraggio ambientale suggeriscono però di rivalutare questa situazione sottolineando che il rischio dovuto all'esposizione a determinate sostanze utilizzate negli animali da compagnia potrebbe non essere così basso.
In particolare infatti quando nel 2000 le linee guida per la valutazione del rischio ambientale per i prodotti veterinari sono state sviluppate e sono entrate in vigore, i farmaci destinati agli animali da compagnia sono stati classificati a basso rischio perché gli animali non produttori di alimenti non sono allevati in modo intensivo e i trattamenti vengono effettuati in maniera mirata e individuale.
Queste valutazioni risalgono però a circa 20 anni fa ed oggi il numero di animali da compagnia nell'UE è sicuramente aumentato (oltre 140 milioni) così come l'uso di alcuni ectoparassiticidi nei pet. Pertanto, la combinazione di un numero maggiore di animali trattati e di un maggiore utilizzo potrebbe comportare un aumento dell'esposizione ambientale per alcuni tipi di sostanze, superiore a quella stimata nel 2000 e potenzialmente superiore ai livelli stabiliti per la sicurezza ambientale.
Inoltre, i dati mostrano che alcuni di questi antiparassitari sono molto tossici per gli insetti e i crostacei e possono anche essere considerevolmente persistente nell'ambiente.
Proprio per questo motivo EMA (Agenzia Europea dei Medicinali) ha avviato una consultazione pubblica per capire se risulti necessario rivalutare il rischio ambientale legato a tali prodotti.
In particolare oggetto della consultazione è un documento di sintesi (concept paper) sull’argomento, realizzato da EMA, con l'obiettivo di sviluppare un futuro documento di riflessione (reflection paper), per stabilire se l'attuale approccio per la valutazione del rischio ambientale dei prodotti antiparassitari destinati agli animali da compagnia rimane scientificamente giustificato e appropriato. Il documento di riflessione avrà anche lo scopo di valutare necessità e fattibilità di misure di mitigazione del rischio per questi prodotti.
La consultazione, rivolta a industria farmaceutica, autorità nazionali, agenzie nazionali di protezione ambientale, consulenti e laboratori, è aperta fino al 31 Ottobre 2020.
I commenti devono essere forniti utilizzando questo apposito modello da inviare a vet-guidelines@ema.europa.euI
I risultati ottenuti non modificheranno gli attuali requisiti normative ma contribuiranno a informare il CVMP (Comitato Permanente Europeo dei Medicinali Veterinari) sulla adeguatezza degli stessi.
Autore: Dott. Stefano Gabrio Manciola