1.5.5 Controllo acque minerali e acque di sorgente
normativa di riferimento
- Direttiva (CE) n. 2003/40 del 16.05.2003 della Commissione che determina l'elenco, i limiti di concentrazione e le indicazioni di etichettatura per i componenti delle acque minerali naturali, nonché le condizioni d'utilizzazione dell'aria arricchita di ozono per il trattamento delle acque minerali naturali e delle acque sorgive
- Direttiva (CE) n. 2009/54 del 18.06.2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio sull’utilizzazione e la commercializzazione delle acque minerali naturali
- D.M. n. 585 del 20.08.1996 regolamento recante i criteri di valutazione per la revisione dei riconoscimenti delle acque minerali naturali in commercio
- D.M. del 21.02.1997 relativo alla revisione dei riconoscimenti delle acque minerali naturali
- D.M. del 11.09.2003 relativo all’attuazione della direttiva n. 2003/40/CE della Commissione nella parte relativa all’etichettatura delle acque minerali e delle acque di sorgente
- D. Lgs. n. 176 del 08.10.2011 relativo all’attuazione della direttiva n. 2009/54/CE sull’utilizzazione e la commercializzazione delle acque minerali naturali
- D.M. del 10.02.2015 Criteri di valutazione delle caratteristiche delle acque minerali naturali
- D. Lgs. n. 18 del 23.02.2023 Attuazione della Direttiva (UE) 2020/2184 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 16.12.2020, concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano
- L.R. n. 32 del 23.08.1982 disciplina della ricerca, coltivazione ed utilizzazione delle acque minerali e termali della Regione Marche
- L.R. n. 12 del 27.05.2008 che riporta alcune modifiche alla L.R. n. 32 del 23.08.1982
- D.D.P.F. PVSA n. 49 del 20.03.2017 relativo alle Linee d’indirizzo di programmazione dei controlli ufficiali per verificare la conformità alla normativa di igiene e sicurezza alimentare
- Circolare Min. San. n. 17 del 19.09.1991 relativa alle analisi microbiologiche di acque minerali
- Circolare Min. San. n. 19 del 12.05.1993 relativa alle analisi chimiche e chimiche fisiche di acque minerali naturali
Servizi coinvolti: SIAN
Dscrizione
Le acque minerali sono disciplinate dal Capo I del D. Lgs n. 176 del 08.10.2011 (attuazione della Direttiva n. 2009/54/CE). Il giudizio di accettabilità di un’acqua minerale è subordinato al rispetto dei limiti previsti dal DM del 10.02.2015 (GURI n. 50 del 02.03.2015). In caso di “non accettabilità” si adottano provvedimenti urgenti per la tutela della salute pubblica, come la sospensione dell’imbottigliamento e della commercializzazione e il ritiro delle partite poste in commercio. Riguardo le denunce all’autorità sanitaria e giudiziaria, i sequestri da effettuare a tutela della salute pubblica e le revisioni di analisi, si osservano, in quanto compatibili, le norme vigenti in materia di disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande. Viene inoltre verificata la conformità della composizione analitica rispetto a quanto dichiarato in etichetta, nei limiti delle tolleranze previste dalle circolari del Ministero della Sanità n. 17/91 e n. 19/93.
Le acque di sorgente sono disciplinate dal Capo II del D. Lgs n. 176 del 08.10.2011; come le acque minerali devono avere il requisito di purezza e non possono subire trattamenti di disinfezione, ma non possono riportare in etichetta eventuali proprietà favorevoli alla salute. Per le acque di sorgente si segnala che nel D. Lgs n. 176/2011, a differenza del D. Lgs n. 339/1999, è specificato con maggiore chiarezza che la valutazione delle caratteristiche organolettiche, fisiche, fisico-chimiche e chimiche deve essere effettuata secondo i criteri contenuti nel D. Lgs. n. 18/23, mentre la valutazione delle caratteristiche microbiologiche va effettuata secondo quanto previsto dall’art.9 del D. Lgs n. 176/2011 per le acque minerali.
La Regione ha il compito di rilasciare l’autorizzazione all’utilizzo ed imbottigliamento delle acque minerali e di sorgente. I Servizi SIAN delle AASSTT svolgono attività di vigilanza igienico-sanitaria attraverso ispezioni e prelevamento di campioni alle sorgenti (prelievo effettuato dal personale ARPAM), presso gli stabilimenti di imbottigliamento ed alla distribuzione; le analisi chimiche, chimico-fisiche e microbiologiche vengono poi effettuate nei laboratori ARPAM.
In base alla normativa vigente vengono effettuati controlli periodici:
- Alla captazione: controlli chimici e microbiologici stagionali, con contestuale ispezione delle opere di captazione, opere di adduzione, zone di protezione igienica, depositi di accumulo, stabilimento di imbottigliamento.
- All’impianto di imbottigliamento e ai depositi di produzione: controlli chimici e microbiologici almeno una volta al mese sul prodotto finito prelevato alla linea di imbottigliamento, con contestuale controllo del rispetto delle norme igieniche del personale, delle operazioni di imbottigliamento e dei locali, dei registri e della conformità delle etichette alla normativa.
Rinnovo delle etichette
Le analisi utilizzate per il rinnovo delle etichette vengono di norma effettuate ogni 5 anni. Le imprese annualmente devono condurre analisi complete sia chimiche che microbiologiche su tutte le sorgenti e sull’eventuale miscela ai fini dell’autocertificazione inerente alla conferma del riconoscimento.
I campionamenti vengono effettuati alla presenza dell’autorità sanitaria competente per territorio che redige il verbale di prelevamento.
I controlli straordinari sono prevalentemente quelli effettuati in seguito alle anomalie riscontrate sulle acque da parte dei consumatori che segnalano e consegnano i campioni ai vari organi di controllo e vigilanza.
Le confezioni che mostrano evidenti anomalie (cattivo odore e sapore, presenza di materiale estraneo, manomissioni della confezione o altro) sono presentate ai laboratori, di solito, dalle AASSTT, dai Nuclei Carabinieri per la Sanità e da normali Stazioni dei Carabinieri.
In caso di sospette tossinfezioni alimentari o di avvelenamenti, campioni vengono consegnati anche dai sanitari ospedalieri del pronto soccorso.
Obiettivi 2023-2027
1.Controlli ufficiali presso gli stabilimenti di acqua minerale, dalla captazione all’utilizzo, secondo le frequenze e modalità previste dalla normativa;
- Indagini analitiche secondo le frequenze previste dalla normativa, dell'acqua minerale alla captazione, allo stabilimento e sul prodotto fino all’uscita della catena di imbottigliamento.
Indicatori e valori attesi